SENIGALLIA – L’eurodeputata e già ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, era in sala ieri per presentare il libro “Dal libro dell’esodo”. L’appuntamento è stato organizzato a conclusione della significativa e toccante mostra fotografica “Sconfinati” che nelle ultime settimane ha animato i saloni ed il vallato della Rocca Roveresca. Nel libro un fotografo, Luigi Ottani, e una documentarista, Roberta Biagiarelli, narrano con la forza delle immagini e con il potere delle parole la terribile situazione umanitaria nel confine greco macedone. «Un reportage di grandissima intensità testimonia la forza e la dignità di donne e uomini costrette ad abbandonare il loro paese a causa della guerra – ha spiegato la Kyenge – Gli “esiliati” sono consci di esercitare un diritto primordiale: attraversare i territori. Qualcosa di antico, di atavico, ma anche di assolutamente nuovo. C’è il bisogno di comprendere fino in fondo le storie, el vite e le sfaccettate realtà nascoste dietro la parola “migranti”».
La polemica
La presenza dell’eurodeputata ha infuocato la polemica legata ai parcheggiatori abusivi. Proprio per questo, alcuni rappresentanti de “La città Futura” hanno voluto consegnare ai presenti un comunicato dove si affronta il tema dei parcheggiatori abusivi. «Crediamo che la gran parte dei senigalliesi nutra nei confronti degli stranieri, che per sopravvivere si sono “inventati” questa attività, un sentimento di umana vicinanza visto che, certamente, il fenomeno nasce da situazioni di estremo disagio e visto che, dietro quel disagio, si intuiscono storie e vicende che chi è nato e cresciuto in Italia stenta persino ad immaginare». Nei giorni scorsi Lega Nord e Fratelli d’Italia avevano inviato un comunicato stampa congiunto per riaccendere i riflettori sul problema che riguarda i parcheggiatori abusivi ed i “Vu cumprà”, che nei mesi estivi invadono la spiaggia di velluto. Quest’anno saranno venti i venditori autorizzati che potranno solcare i 14 chilometri di spiaggia. Gli altri, sprovvisti di autorizzazione, rischiano fino a 5 mila euro di multa.