Senigallia

Senigallia, il centrosinistra torna a chiedere trasparenza e risposte sul post alluvione

Pd, Avs, Vivi e Vola Senigallia chiedono di convocare la commissione per confrontarsi con Acquaroli e Babini sulla ricostruzione dei ponti, impatto sulla viabilità e sulle vasche di espansione

L'area dove insisteva il ponte Garibaldi
L'area dove insisteva il ponte Garibaldi

SENIGALLIA – Galeotta fu la convocazione della commissione, che il centrosinistra senigalliese chiede da tempo ma che non arriva mai. Così i gruppi di opposizione Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Vivi Senigallia e Vola Senigallia tornano a chiedere dialogo e trasparenza. Al Comune e alla Regione.

«Abbiamo inviato l’ennesimo sollecito per chiedere la convocazione della commissione richiesta a gennaio 2024, alla presenza del commissario Acquaroli e del suo vice Babini, ma fino a questo momento nessuno dei due si è degnato di presentarsi di fronte a rappresentanti eletti dai cittadini senigalliesi. Finora solo conferenze stampa di autoincensamento, con improbabili duetti Olivetti-Acquaroli e un Babini che risponde del suo operato soltanto ad Acquaroli stesso».

Eppure non mancherebbe il tema, l’argomento di cui parlare: la commissione era stata richiesta proprio per progettare, se possibile assieme, il percorso che la Regione e il Comune avrebbero potuto seguire per quanto riguarda i lavori post alluvione 2022. Da qui la richiesta di maggior trasparenza circa i progetti in ballo.

«C’è una assoluta mancanza di trasparenza su diversi aspetti – spiegano dal centrosinistra senigalliese – come il progetto del nuovo ponte Garibaldi, di cui si ha un rendering che però non svela come saranno le imponenti rampe di cemento sui portici Ercolani e via Rossini, le quali saranno irrimediabilmente compromesse nella viabilità; la situazione ponte degli Angeli; la vasca di espansione di Bettolelle. Si potrebbero, inoltre, estendere gli argomenti di discussione alla progettazione delle altre vasche di espansione così come agli altri ponti (Portone, Statale e Ferrovia) che dovrebbero essere attenzionati».

Dopo oltre 250 giorni senza riscontri e nonostante i solleciti, cosa che il centrosinistra qualifica come «qualcosa probabilmente mai accaduto prima», le domande sono ancora senza risposta sui progetti visti come «catafalchi (dopo il ponte del fiatòn, ma quello almeno si potrà rimuovere) senza una minima progettualità legata alla viabilità». Trasparenza ancora più latitante, lamentano il capogruppo Pd Dario Domano e i colleghi consiglieri di minoranza, dopo le oltre 8mila firme raccolte da una petizione «completamente ignorata da Olivetti e soprattutto dalla Regione: ci fa ancora di più riflettere su questa amministrazione comunale che si è presentata come quella del dialogo e della trasparenza».