ARCEVIA – Vetrina nazionale e non solo per la Ciclovia Appenninica Alte Marche (CAAM) che vedrà il territorio arceviese protagonista di tracciati e iniziative cicloturistiche di qualità assieme ad altri otto comuni. Il sindaco Dario Perticaroli, presente ieri – 12 aprile – alla Bit di Milano, la borsa internazionale del turismo, ha avuto modo di promuovere, in quanto presidente dell’unione dei comuni Le terre della marca senone, la valorizzazione turistica con il nuovo brand Valmivola e di parlare anche di questo progetto rivolto agli appassionati delle due ruote e del turismo slow.
La Ciclovia Appenninica Alte Marche è un percorso ad anello costruito collegando una decina di singoli tratti attraverso Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cantiano, Cagli, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio. Tutti comuni che fanno parte della Snai, la Strategia Nazionale per le Aree Interne: quest’ultima rappresenta una politica nazionale di sviluppo territoriale per contrastare la marginalizzazione e il calo demografico che si registra nelle aree interne e appenniniche.
Un modo di valorizzare un intero territorio montano che va dal basso pesarese all’anconetano e che mira a potenziare la domanda turistica dell’area a elevato valore naturalistico. Tutto il percorso sarà, oltre alla messa in sicurezza, contrassegnato da tabelle e cartelli. Verranno predisposte anche stazioni per informazioni, assistenza meccanica, ricarica delle e-bike e noleggio.
Per agevolarne la fruizione verranno attivati anche servizi di trasporto pubblico rivolti sia ai residenti per percorsi parziali, sia agli stessi cicloturisti, in caso di guasto tecnico. In previsione di assistenza sanitaria, verranno predisposte anche colonnine con defibrillatori.
L’avvio dovrebbe avvenire in primavera, quando partirebbe – il condizionale è d’obbligo però – anche un altro progetto relativo alla mobilità sostenibile, quello della ciclovia dei parchi e dei castelli finanziato l’anno scorso dalla Regione Marche: collegherà i comuni di Sassoferrato, Arcevia, Serra San Quirico, Genga e Cerreto d’Esi e sarà inserita all’interno del più vasto comparto denominato “Distretto cicloturistico della Vallesina” ma potrà riagganciarsi senza problemi con l’area di Senigallia, e quindi la rete della ciclovia Adriatica, e con l’area del Cesano, anch’essa servita da un’altra ciclovia recentemente finanziata da palazzo Raffaello.