Senigallia

Città di Senigallia, maggioranza all’attacco: «Mancato controllo dei precedenti cda»

Fratelli d'Italia e Lega puntano il dito contro chi ha gestito in maniera «irresponsabile» la fondazione e contro l'attuale minoranza consiliare. «Un capitolo oscuro»

Alcuni consiglieri della maggioranza consiliare di Senigallia
Alcuni consiglieri della maggioranza consiliare di Senigallia

SENIGALLIA – «Una gestione totalmente fuori logica». E: «Un’eredità di errori e superficialità». Sono i duri giudizi con cui rispettivamente Fratelli d’Italia e Lega commentano la presentazione dei risultati del bilancio d’esercizio 2023 raggiunti dalla fondazione Città di Senigallia, alle prese con un risanamento che sembra non vedere mai la fine. Alle parole del consigliere FdI Marcello Liverani seguono quelle del carroccio con cui si punta il dito contro chi per anni ha guidato l’ente socio-assistenziale in un pantano dal quale ora il commissario Canafoglia deve risollevare la realtà senigalliese.

«E’ netta e chiara la superficialità e la leggerezza con cui i precedenti cda hanno gestito le finanze della Fondazione», tuona Liverani. ⁠«Tutte le relazioni che abbiamo ricevuto, e le audizioni fatte fino ad oggi, hanno chiaramente confermato la giustezza e l’opportunità di chiedere il commissariamento della Fondazione alla Regione, specialmente, anche e soprattutto da quest’ultima relazione del Commissario, che certifica le criticità di gestione dell’ente. ⁠E’ palese quindi che la gestione commissariale debba inevitabilmente continuare».

Liverani, oltre a tributare un plauso al commissario Canafoglia per l’opera di risanamento posta in essere ma anche per aver scoperchiato il vaso di Pandora, punta il dito contro l’attuale opposizione consiliare: «In tutta questa vicenda, oltre ai dati che dimostrano una mala gestione della Fondazione per decenni, va rimarcata anche l’inspiegabile assenza della minoranza nelle sedute di audizioni del Commissario. Una condotta politicamente superficiale, che denota la totale incapacità politica di affrontare la situazione con senso di responsabilità civica, considerando che la Fondazione è patrimonio della città e non di questa o di quella maggioranza, che governa».

«Perché la minoranza ha insistito nel chiedere un nuovo CdA e non è mai scesa nei dettagli dei numeri e delle relazioni del Commissario per aiutarlo nell’enorme lavoro di risanamento, che facile non è viste le varie problematiche? Perché la minoranza non ha mai portato consigli, soluzioni o idee per rimettere in ordine i conti?» si domanda il consigliere FdI. «Varie potrebbero essere le risposte, certo è che il totale silenzio e la totale assenza della minoranza in questa vicenda, tranne nel chiedere un nuovo CdA, qualche dubbio “politico” lo lascia. Eppure sono evidenti le responsabilità delle precedenti amministrazioni comunali e i precedenti CdA della Fondazione (prima ex IRAB), che non hanno vigilato e controllato l’attività gestionale dell’ente».

Dal canto suo la Lega senigalliese parla di «capitolo oscuro» nella gestione dell’ente emersa con il rapporto finanziario 2023. «La situazione critica è stata causata da gestioni passate che, in modo disattento e irresponsabile, hanno esposto la Fondazione a perdite per milioni di euro, senza mai intraprendere un’azione efficace di monitoraggio e controllo. A seguito di questa complessa eredità, il commissariamento dell’ente è una scelta necessaria, adottata con l’obiettivo di riorganizzare e garantire un futuro stabile alla Fondazione, che rappresenta un patrimonio per la nostra comunità. La nomina del Commissario, Avvocato Corrado Canafoglia, sta già producendo risultati positivi. La sua capacità di analisi e di gestione straordinaria sta permettendo di riportare ordine, trasparenza e, soprattutto, di individuare i punti critici su cui agire per risanare l’ente».

Alcuni consiglieri della maggioranza consiliare di Senigallia
Alcuni consiglieri della maggioranza consiliare di Senigallia