SENIGALLIA – Il tema degli impianti sportivi cittadini è stato affrontato ieri, 8 marzo, in aula consiliare. Prima del consiglio è stato osservato un minuto di silenzio in omaggio all’ex presidente del consiglio e poi assessore Enzo Monachesi, scomparso proprio ieri a 53 anni. Poi il dibattito si è concentrato in particolar modo della gestione della cittadella dello sport alle Saline di Senigallia.
A sollevare il tema due consiglieri della lista La Civica Ansuini e Barucca i quali hanno posto un’interrogazione al vicesindaco e assessore allo sport riccardo pizzi, eletto nella stessa lista. Alla base dell’approfondimento ci sono i disagi dopo le innumerevoli chiusure degli impianti alle Saline: mentre la piscina comunale rimane aperta, la pista di atletica, i campi da tennis e il pattinodromo sono invece chiusi molti giorni.
Da tempo viene segnalata dall’avvocato Paradisi, dal consigliere di maggioranza Rebecchini e dal collega di minoranza beccaceci più attenzione. In aula Pizzi ha ricordato i controlli fatti anche con l’aiuto della polizia locale con cui si sono riscontrate delle chiusure non previste. La tesi della società che gestisce gli impianti, Saline Sc Senigallia, è quella dell’apertura su prenotazione, non prevista però dalla convenzione con il Comune. «Abbiamo comunicato formalmente alla società il pagamento di una penale» ha affermato il vicesindaco.
Rispetto alla piscina, nei mesi scorsi interessata da un cedimento del controsoffitto negli spogliatoi maschili, l’assessore ha precisato che dai sopralluoghi non erano emerse anomalie ma che dopo l’episodio si sia potuto riscontrare qualche ammaloramento per cui si sta valutando la richiesta di risarcimento del danno alla società per i lavori pagati dal Comune.