Senigallia

Classi pollaio a Senigallia, i genitori dall’avvocato per denunciare il sovraffollamento

Registrati 31 studenti in una stessa aula con giovani immunodepressi e disabili. Secondo i genitori «viene negato il diritto allo studio dei soggetti più fragili»

Il campus scolastico di Senigallia: a sinistra l'istituto Corinaldesi, al centro il Panzini, a destra il Padovano
Il campus scolastico di Senigallia: a sinistra l'istituto Corinaldesi, al centro il Panzini, a destra il Padovano

SENIGALLIA – Classi pollaio, i genitori di alcuni ragazzi iscritti all’istituto d’istruzione superiore Corinaldesi-Padovano denunciano il sovraffollamento che si registra ancora prima di iniziare l’anno scolastico. Le lettera di denuncia ai media arriva da un gruppo di genitori degli studenti iscritti alle classi prime informatiche e alla terza classe indirizzo “relazioni internazionali per il marketing” dell’istituto senigalliese Corinaldesi, recentemente accorpato con il Padovano.

«A pochi giorni dall’inizio della scuola, dopo aver invano atteso che l’assegnazione dell’organico di diritto potesse confermare le promesse del Ministro Azzolina circa l’abolizione delle classi pollaio, già indegne in un paese civile in tempi normali e a maggior ragione in tempi di rischio pandemia, noi genitori segnaliamo alla cittadinanza, all’ufficio scolastico regionale delle Marche, all’Asur di Senigallia e a tutte le forze politiche che stanno ancora andando a caccia di consensi elettorali – quale che sia lo schieramento – che malgrado i proclami a destra e a manca, vi sono ancora situazioni di grave affollamento con contestuale presenza di portatori di handicap».

In particolare nella classe 3A dell’ex Corinaldesi “relazioni internazionali marketing” vi sono 31 studenti di cui uno con disabilità; nelle 1A e B di “informatica” vi sono poco meno di 30 studenti di cui 1 per classe con disabilità: se si contano poi docenti, insegnanti di sostegno, educatori, personale tecnico, il numero di persone in una stessa stanza cresce ancora con il rischio che il sovraffollamento possa favorire l’insorgere di qualche contagio da covid e che quindi la classe possa essere messa in quarantena, qualora ne sussistano le condizioni.

I genitori segnalano che ciò avviene nonostante i proclami politici di evitare le classi pollaio ma soprattutto «in spregio continuo e reiterato della normativa riguardante il diritto allo studio dei portatori di handicap che prevede classi di non più di 20 studenti, confermata con numerose sentenze, dai Tar di varie regioni d’Italia. Nelle aule delle classi suddette tra studenti, docente di sostegno, docente curricolare e insegnanti tecnico pratici, l’affollamento supera a tal punto i parametri normalmente fissati che è stato necessario allocare i 31 ragazzi in un laboratorio di disegno, pur di farli entrare tutti».

Secondo i genitori, in poche parole, «viene negato il diritto allo studio dei soggetti più fragili», facendo «forse affidamento sul fatto che le famiglie, già messe a dura prova dalla condizione dei propri figli, che le rende sole, bistrattate, abbandonate dalle istituzioni, non prendano alcuna iniziativa per intentare lunghe e faticose cause, che appesantirebbero oltre misura i loro già fragili equilibri… Con dispendio di denaro, oltre che di energie, entrambi spesso (già) al limite. Ecco allora che i pochi che questo coraggio/forza d’animo/iniziativa, ce lo hanno, i ricorsi poi ovviamente li vincono, ma per uno che ce la mette tutta, altri 10, 100, 1000 desistono, condannando il proprio figlio ad essere vittima del sistema. In un paese civile i diritti dei più deboli vengono rispettati senza che debba essere necessario ogni volta iniziare una (ennesima) battaglia».

E la battaglia minaccia di spostarsi sul piano legale, anche a causa dell’accorpamento tra l’istituto Corinaldesi e il Padovano: non vi sono attualmente infatti i consigli di istituto né i rappresentanti dei genitori per cui la possibilità di far valere le proprie ragioni ed evitare sovraffollamenti o “classi pollaio” dipenderà anche dall’intervento di un avvocato.

Di contro, Anna Maria Nicolosi, la nuova dirigente scolastica che ha iniziato l’incarico da pochi giorni, si è ritrovata una situazione scottante tra le mani e si è subito adoperata per risolverla. Non sono pochi i disagi anche per lo stesso personale dell’istituto Corinaldesi, dove sono confluite anche ben 13 classi del liceo Medi che ha registrato un aumento nelle iscrizioni.