SENIGALLIA – Il liceo scientifico statale Enrico Medi di Senigallia è in grave difficoltà. Ben quattro classi non hanno infatti a disposizione le aule per poter svolgere le attività didattiche. È la denuncia arrivata in consiglio comunale attraverso l’interpellanza del consigliere di Unione Civica Luigi Rebecchini, il quale segnala la grave situazione all’amministrazione e a tutti i consiglieri presenti.
La problematica non è proprio recente: da anni infatti è in costante aumento il numero degli iscritti al liceo Medi che occupa l’edificio di piazza Toti e all’interno del cui cortile/giardino è presente anche un altro edificio, la cosiddetta ‘ex casa del custode’ che è stata nella precedente consiliatura venduta all’Erap.
«Oggi le attività didattiche vengono garantite solo attraverso la rotazione nelle aule a disposizione delle classi di alunni iscritti – ha dichiarato in aula Rebecchini – e tutti gli spazi possibili sono stati adibiti ad aula scolastica. Questo è valso per i laboratori, per l’aula insegnanti, venendo a mancare quindi un qualsiasi spazio per il confronto tra i docenti, per l’aula di disegno».
Ma il ‘prospetto’ presentato dal consigliere Rebecchini sul futuro del liceo scientifico Medi non è certo roseo: «se dovesse continuare questo trend di aumento degli alunni iscritti, si sarà costretti a spostare le classi in altro plesso scolastico, con conseguente disagio per gli studenti e per l’attività didattica».
Ma forse una soluzione c’è. L’amministrazione comunale può ancora fare qualcosa nonostante l’ex casa del custode sia stata venduta nel marzo 2012 all’Erap – scelta «sciagurata» l’ha definita Rebecchini «per fare cassa» con la giustificazione che sarebbero stati a disposizione alloggi popolari.
Il fabbricato ricade infatti all’interno del giardino del liceo scientifico, occupando un angolo abbastanza grande da poter contenere uffici e spazi per l’amministrazione scolastica, in modo che vengano liberate aule per le classi in costante aumento. Secondo il consigliere, la giunta comunale può farsi portavoce verso l’Erap e verso la Provincia di Ancona che ha competenza in materia di edilizia scolastica per gli istituti superiori di tale problematica e di tale proposta che consentirebbe di recuperare spazi e di evitare che il liceo scientifico vada in “giro per la città”.
Al consigliere ha risposto il vicesindaco e assessore all’urbanistica Maurizio Memè che ha ricordato come il Comune si sia già fatto parte attiva ma che deve tornare a verificare se la Provincia e il dirigente scolastico Daniele Sordoni hanno intavolato un discorso.
«In passato – spiega Memè – la rotazione delle classi nei laboratori era prassi comune e consentiva la piena fruibilità delle classi. Mi prendo l’impegno di verificare la disponibilità della Provincia e dell’Erap per capire se si possa sfruttare quel contenitore – riferendosi all’ex casa del custode Opafs, Ndr – oppure se vi siano altri spazi di proprietà della Provincia da mettere a disposizione degli studenti del liceo scientifico Enrico Medi per garantire la piena operatività didattica ma sempre all’interno del territorio comunale di Senigallia».