Senigallia

Il comitato 15 Settembre: «Il ponte a Pianello di Ostra sia intitolato alle vittime dell’alluvione»

Il presidente Eraldo Raffaeli: «Non solo memoria di quanto avvenuto. Ecco le nostre richieste e il nostro impegno in questi mesi»

Casine di Ostra

SENIGALLIA – Dai lavori in somma urgenza alla pianificazione degli interventi sul territorio, dalle richieste di sicurezza alle proposte per migliorare l’allertamento della popolazione. Fino alle iniziative per sensibilizzare le istituzioni sulle esigenze di alluvionati, diretti e indiretti. Sono queste le principali attività che il “Comitato 15 Settembre – Alluvione Valli del Misa e Nevola” ha messo in campo in questi primi mesi di vita.

Un primo bilancio tracciato dal presidente Eraldo Raffaeli che parla di «impegno costante nel sollecitare la Regione e tutte le istituzioni interessate ad intervenire per la rimozione rifiuti, del legname e di ogni altro materiale che ostruisce l’alveo del fiume; e per l’esecuzione di interventi di somma urgenza, con abbassamento dell’alveo e la ricostruzione degli argini». Il presidente e altri rappresentanti del comitato sono quotidianamente presenti nelle aree in cui si stanno svolgendo i lavori per controllo e per offrire il loro supporto con segnalazioni, informazioni e sopralluoghi; tutto ciò per condividere la pianificazione delle attività con il Genio civile durante l’esecuzione dei lavori.

Ma non c’è la sola somma urgenza: il post alluvione è fatto anche di riflessioni sul sistema di monitoraggio e di allarme perché sia «efficace in caso di eventuali eventi alluvionali». Ciò di cui c’è bisogno è stare tranquilli: «E come facciamo se non c’è un sistema di allerta che ci avvisi quando c’è qualche problema?».

Problemi ce ne sono eccome dopo l’alluvione del 15 settembre, in particolare «grazie a un drone siamo riusciti ad avere una visione panoramica e accurata sulle gravi condizioni delle aree a monte e a valle del ponte di Pianello, denunciando alle istituzioni la necessità di intervento immediato». Tra queste la rimozione dei detriti ancora presenti sull’intero alveo dei fiumi. E non sono pochi, come sottolineato anche dal sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini.

Il comitato ha anche incontrato il presidente della Provincia di Ancona, Carnevali, il responsabile viabilità Dolciotti e il consigliere provinciale Storoni per affrontare e sollecitare una soluzione sul ponte crollato della SP17 (ponte del Coppetto, Ndr). Una soluzione provvisoria è realizzare un attraversamento temporaneo a “tomboni” sul Misa in attesa del ponte definitivo sulla SP 17 (zona Vaccarile-Coppetto), «tenuto conto della disponibilità manifestata da SNAM di fornire, senza oneri per le istituzioni, il materiale come i tubi di grosso diametro. Questa soluzione tuttavia ad oggi pare ostacolata dalla Provincia di Ancona, anche se un intervento simile è stato realizzato da ANAS su un ponte analogo a Cantiano».

Incessante l’opera di coinvolgimento di tutti gli esponenti politici sulla vicenda che ha interessato la vallata Misa e Nevola: il comitato s’è dato da fare per incontrare i sindaci alluvionati, i vertici regionali, commissario e vice commissario, i parlamentari marchigiani «per sollecitare con spirito bipartisan un aumento delle risorse finanziarie previste per il bacino idrografico Misa e Nevola». Sempre presso il commissario Acquaroli, gli attivisti di Ostra si sono fatti promotori della richiesta di «modifica del “modulo B1” riguardante la ricognizioni dei danni, per denunciare l’irragionevolezza e l’iniquità di alcune esclusioni, come quelle dei mezzi registrati, delle pertinenze esterne, non essendo possibile limitare la quantificazione danni alla sola camera e cucina; facendo presente che tali moduli hanno determinato una inaccettabile e parziale stima del danno complessivo, che nella realtà è presumibilmente almeno il doppio di quanto registrato». Così come sono stati sollecitati nelle settimane precedenti i responsabili dei procedimenti per poter velocizzare i tempi di erogazione del CAS (contributo di autonoma sistemazione).

Infine una proposta per la memoria di quanto successo: analogamente al ponte di Senigallia, che da “”II Giugno” è stato intitolato alle vittime della strage della Lanterna Azzurra, il comitato 15 settembre ha chiesto al Comune di Ostra di intitolare il nuovo ponte di Pianello di Ostra con il nome “Ponte Vittime dell’Alluvione” e l’area antistante al campo sportivo di Pianello di Ostra con il nome “Piazzale Alluvione 15 Settembre”. Proposta che verrà ricordata anche ai prossimi incontri. Con la città e con le istituzioni.