SENIGALLIA – «Da fine estate a novembre c’è stato un grande entusiasmo sia nel commercio che nella ristorazione con numeri che facevano davvero pensare a una fine 2021 eccezionale, a livelli da pre-pandemia. Poi l’andamento dei contagi ha ridestato alcune paure che hanno sgretolato queste aspettative, portando a un forte ridimensionamento dei consumi che si è manifestato soprattutto nelle ultime settimane di dicembre e che non si sta arrestando».
È Giacomo Bramucci, presidente Confcommercio Marche Centrali, a fare una panoramica degli ultimi mesi contraddistinti dal forte aumento di contagi che sta di contro causando un calo di acquisti e degli affari per le imprese. Fino a poche settimane fa c’erano numeri molto buoni, nei settori turistico, commerciale e ristorativo: numeri che lasciavano presagire un ottimo andamento del periodo natalizio, dove le imprese fanno sempre quadrare i conti rispetto al resto dell’anno. Le nuove restrizioni legate al proliferare dei casi di positività al covid-19 e le quarantene hanno avuto un importante impatto sulle persone che sono tornate ad aver paura e a limitare gli spostamenti e gli acquisti.
Si sono avute molte disdette per natale e capodanno, persino nello shopping natalizio che solitamente è il periodo in cui si registra un incremento nei volumi di spesa degli italiani. Nemmeno la corsa ai regali ha permesso di tornare a vedere il sorriso sui volti degli imprenditori. «Si pensava a uno dei migliori natali, c’erano grandi aspettative – continua Bramucci. Non pensavamo ancora ai livelli pre-pandemia ma c’era fiducia, pur non discontandoci tanto dai consumi del 2019, che già erano in forte contrazione. In quest’ultimo periodo dell’anno molte persone hanno limitato gli acquisti anche per le notizie sul caro bollette, sui rincari dei carburanti. In poco tempo siamo tornati alla situazione dell’anno scorso o quasi».
Tra i fattori che hanno dato una seppur piccola spinta alla popolazione, per farla uscire e per far girare un po’ l’economia cittadina, ci sono anche le luminarie natalizie e le iniziative per le festività. «Si è trattato di uno sforzo per dare una parvenza di ritorno alla normalità – spiega ancora il presidente Confcommercio Marche centrali – se non ci fossero state, se avessimo dato ascolto a chi vedeva già tutto nero, allora si che saremmo sprofondati in un dramma. La lotta alla pandemia si fa anche grazie ai segnali positivi che si lanciano, elementi come una socializzazione responsabile e la sicurezza nei luoghi pubblici e durante gli eventi».
Tutto questo però sta passando velocemente e lo sguardo è già rivolto al prossimo futuro. «Ci sono, chiamiamole così, correnti di pensiero divergenti. Da un lato c’è chi è pessimista e pensa che anche quest’anno ci sarà da stringere forte i denti; dall’altro c’è chi vede nella terza dose e nella situazione comunque migliore dell’anno scorso un primo passo per uscire da queste difficoltà, ma ovviamente parliamo della primavera». Secondo Bramucci, infatti, non è solo l’andamento ciclico della pandemia – che d’estate rallenta la sua corsa – a infondere fiducia in quei pochi imprenditori ancora speranzosi di rialzare la testa, ma anche le iniziative vaccinali messe a punto per dare coraggio. «Saranno ancora una volta e ancora di più la primavera e l’estate i periodi che salveranno la nostra città. È quindi assolutamente fondamentale prepararci per una primavera e soprattutto un’estate in cui la città dovrà essere bella, pronta, accogliente, con proposte turistiche di qualità che richiedono investimenti e ricca di iniziative interessanti. Davvero stavolta non possiamo sbagliare».