SENIGALLIA – Primo giorno di scuola per gli alunni senigalliesi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Oltre 4.100 ragazzi hanno preso posto tra i banchi di oltre 200 classi tra visi emozionati e gesti di solidarietà che hanno colorato il ritorno a scuola.
«L’inizio di un nuovo anno scolastico – aveva scritto il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi nella lettera agli alunni della città in cui augurava un buon inizio delle lezioni – è il momento più emozionante per guardare al futuro di una comunità. Studenti, famiglie, docenti e personale scolastico si ritrovano per intraprendere un nuovo ulteriore cammino nel mondo dei saperi e della conoscenza, proprio con l’obiettivo comune di formare cittadini consapevoli e pronti ad affrontare le impegnative sfide che il mondo contemporaneo pone a loro e all’intero Paese».
Per l’inizio dell’anno scolastico 2019-2020 anche il nuovo dirigente scolastico dell’istituto Panzini di Senigallia, Alessandro Impoco, ha indirizzato un messaggio a tutti gli alunni, alle famiglie, agli insegnanti e al personale scolastico per esprimere l’augurio di buon lavoro «nella consapevolezza – rimarca nel messaggio – che il supporto delle famiglie è indispensabile affinché la scuola diventi il luogo in cui sono custoditi i valori di provenienza, esaltati quelli della partecipazione, e dove gli uni e gli altri, diventano parte integrante di noi stessi, del nostro quotidiano, del nostro stare in società».
E proprio in questa direzione si sono posti alcuni alunni della scuola Rodari di Senigallia e le loro famiglie. I compagni di classe di Alessandro, il giovanissimo senigalliese affetto da leucemia linfoblastica acuta, si sono presentati tutti con la mascherina per solidarizzare con l’amico che sta lottando contro una grave malattia che – tra le altre cose – debilita il suo sistema immunitario. Dato che ci sono ancora alcuni bambini non vaccinati, per Alessandro andare a scuola rappresenta un rischio serio per cui è costretto a indossare la mascherina. E così i suoi compagni e le loro famiglie hanno voluto realizzare «un gesto di amicizia vera», come hanno specificato il papà Daniele e l’associazione “Amici di Ale”: un segnale a tutta la comunità scolastica e senigalliese perché si riconosca il valore della vaccinazione e l’importanza di quell’immunità di gregge che a volte non si riesce a comprendere davvero fino in fondo.