SENIGALLIA – Fiori, un orsacchiotto di peluche, un palloncino. Una fiaccolata per ricordare Francesco ed essere vicini alla sua famiglia. E una pioggia di messaggi sui social. Così la comunità di Marzocca, sia quella scolastica che le famiglie residenti, gli amici e i fedeli della chiesa S.Antonio di Padova, si è stretta attorno ai genitori e ai parenti di Francesco Lignola, il giovanissimo ragazzino di quasi 11 anni morto per un incidente stradale mercoledì scorso, 20 settembre nella frazione dove abitava.
Un dolore condiviso perché «poteva capitare a ognuno dei nostri figli»: questa è la frase che si sente più spesso nella frazione. Assieme alle lamentele sulla sicurezza, nonostante ancora non sia stata accertata la causa di quel terribile sinistro che è costato la vita al ragazzino in bicicletta. «Ci uniamo tutti al dolore della famiglia che oggi ha perso un figlio. Figlio di tutti noi. Un abbraccio forte!». E centinaia di messaggi di condoglianze che fanno sentire l’affetto di Marzocca alla famiglia Lignola.
L’iniziativa si è tenuta ieri sera e vi hanno partecipato decine e decine di persone che si sono raccolte in silenzio verso le 20:30 in piazza Amalfi, per poi dare vita alla fiaccolata fino alla chiesa della frazione per una veglia di preghiera «per ricordare Francesco ed essere vicini, in preghiera, alla sua famiglia».
Anche il mondo sportivo piange Francesco Lignola. La società Olimpia Marzocca «si unisce, insieme alla comunità che rappresenta, al dolore dei genitori e dei cari del bambino rimasto vittima mercoledì in paese di una immane tragedia. Sono state avviate le procedure di rinvio di tutte le gare, della prima squadra e del settore giovanile, per questo fine settimana».Mentre la società sportiva presso cui praticava nuoto scrive: «La Vela Nuoto Ancona, i suoi dirigenti, i tecnici e gli atleti, insieme a quanti operano sia nelle piscine di Ancona sia in quella di Chiaravalle, si stringono forte intorno alla famiglia Lignola per la perdita del piccolo Francesco. Una tragedia che ha colpito la famiglia quanto la nostra società sportiva, perché Francesco era uno di noi. Proprio quest’anno, infatti, era entrato a far parte del gruppo di piccoli nuotatori categoria esordienti A e nuotava con i suoi compagni nella piscina di Chiaravalle. Un dolore profondo per tutti, soprattutto per coloro che lo avevano conosciuto più da vicino e direttamente. Ciao, Francesco!».