SENIGALLIA – Un’intera città è ancora incredula per quanto accaduto ieri pomeriggio a Marzocca, dove un bambino di nemmeno 11 anni, Francesco Lignola, ha perso la vita in un drammatico incidente stradale. Tutta Senigallia è rattristata dalla notizia che si è cominciata a diffondere nella serata di ieri, dopo la conferma del decesso del ragazzino all’ospedale regionale a Torrette di Ancona, dove è stato portato con l’eliambulanza dopo lo scontro con un’automobile.
Francesco era in sella alla sua mountain bike e girava per le vie del quartiere assieme a un amico: percorreva via de’ Liguori ma all’intersezione con via della Resistenza c’è stato l’impatto fatale con una Volkswagen Passat guidata da una 41enne, ferita e sotto choc. Così come la comunità senigalliese che oggi si stringe al dolore dei familiari. La dinamica è ancora al vaglio della polizia locale di Senigallia, diretta dalla comandante Barbara Assanti, che non si sbilancia sulle responsabilità, ancora da accertare.
Di certo è che il piccolo Francesco, 11 anni tra poche settimane, nell’impatto prima con l’auto e poi con l’asfalto, è stato colpito alla testa e al torace: i soccorsi, pur tempestivi, hanno potuto fare poco. L’eliambulanza ha portato d’urgenza il piccolo all’ospedale dorico, dove però è giunto in condizioni critiche, intubato e privo di sensi. Qui è spirato poco dopo, nello strazio dei familiari. Il papà ha accusato un malore sul luogo della tragedia ed è stato soccorso da un’ambulanza.
Una giovanissima vita che non c’è più. «Un angelo volato troppo presto in cielo», scrivono rattristati alcuni concittadini sui social network. Francesco Lignola frequentava la classe prima della scuola secondaria di primo grado (le medie) della frazione di Marzocca e praticava nuoto con la squadra della “Vela Nuoto Ancona”: da una settimana era nella squadra di nuoto esordienti A, seguito dagli istruttori Marinella Balducci e Davide Toppi; in precedenza aveva militato nelle altre categorie giovanili. E proprio dalla società è stato espresso profondo cordoglio per l’accaduto: «La Vela Nuoto Ancona, i suoi dirigenti, i tecnici e gli atleti, insieme a quanti operano sia nelle piscine di Ancona sia in quella di Chiaravalle, si stringono forte intorno alla famiglia Lignola per la perdita del piccolo Francesco. Una tragedia che ha colpito la famiglia quanto la nostra società sportiva, perché Francesco era uno di noi. Proprio quest’anno, infatti, era entrato a far parte del gruppo di piccoli nuotatori categoria esordienti A e nuotava con i suoi compagni nella piscina di Chiaravalle. Un dolore profondo per tutti, soprattutto per coloro che lo avevano conosciuto più da vicino e direttamente. Ciao, Francesco!».
Sotto choc l’amichetto che l’ha visto finire a terra, ascoltato dalla polizia locale mentre ripeteva «L’hanno investito», così come i suoi compagni di scuola, gli amici con cui percorreva in bici la frazione. Anche la conducente dell’auto, ferita lievemente per i frammenti dei vetri, è sconvolta dall’accaduto. E intanto i residenti lamentano poca sicurezza lungo le strade della frazione, dove alcuni veicoli viaggiavano a velocità non adeguate. Ci penseranno le indagini guidate dalla Procura di Ancona a determinare le responsabilità: i mezzi sono stati sequestrati per ulteriori accertamenti ma intanto rimane la profonda tristezza per una vita spazzata via in un istante, in un momento forse di disattenzione.
Anche la Fondazione Michele Scarponi è intervenuta ribadendo la necessità di maggior sicurezza sulle strade, a cominciare dagli utenti più deboli.