SENIGALLIA – Discutere sul futuro dei consultori, ragionare sulle proposte di leggi regionali, riflettere sul modello di famiglia e sul ruolo della donna indicati. Sono questi gli obiettivi dell’incontro che il movimento Donne contro i fascismi, in collaborazione con la rete femminista Marche “Molto + di 194”, ha organizzato per mercoledì 7 luglio, allo spazio autogestito Arvultùra di Senigallia.
Un’occasione per ascoltarsi, per prendere coscienza non solo di quello che la pandemia ha accentuato, il bisogno di una medicina territoriale che sia in stretto contatto con enti locali, istituzioni e persone, ma anche con l’eredità di un percorso di costruzione del diritto alla salute non sempre tutelato.
«L’istituzione del consultorio, spiegano le organizzatrici, ha avuto in passato una forte matrice partecipativa e formativa pensando che la salute sia un concetto che crea un’interferenza importante con la possibilità di un individuo di autodeterminarsi, migliorare la propria condizione di vita e orientare la propria scelta. Rivendicare la partecipazione costruttiva, il protagonismo delle istanze delle donne e delle soggettività e far nascere una contro narrazione dal basso è lo spirito che ci mobilita insieme ad altre realtà e alla nascente rete regionale».
Tanti gli argomenti che verranno toccati durante l’incontro pubblico “Lo stato di salute del consultorio e le prospettive regionali: punti di vista diffusi e inclusivi”. dal tema della salute a quello della famiglia, dall’accesso ai servizi del consultorio all’aborto farmacologico, dagli aspetti normativi delle leggi regionali all’identità di genere.
Un primo appuntamento a cui parteciperanno Laura Ginocchini (ginecologa), Agnese Santarelli (avvocata) e Marte Manca (non una di meno trans territoriale Marche). Inizio alle ore 21 nell’area esterna dello spazio Arvultùra, in via Abbagnano 4.