MONTEMARCIANO – Tanti i messaggi di cordoglio per la tragica morte di Alberto Catani e della sua compagna Stefania Viterbo, avvenuta a seguito di un incidente stradale. L’episodio, verificatosi nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 giugno, ha scosso profondamente la comunità dove vivevano i due e dove stavano tornando dopo una serata fuori, in sella alle loro biciclette.
Tra i numerosi ricordi, però, trova spazio anche qualche polemica per la pericolosità delle strade, per la sicurezza dei ciclisti e l’illuminazione pubblica. Qualche cittadino ha infatti sottolineato come il tratto di lungomare Buglioni tra il ristorante Nialtri e lo Chalet beach, dove si è verificato l’incidente, fosse troppo poco illuminato e stretto. Non ha voluto commentare tali affermazioni il sindaco di Montemarciano Damiano Bartozzi, che si è limitato solo a ribadire che «la zona era ben illuminata» e che «si è trattato di una tragica fatalità».
Parlano di scarsa sicurezza anche le associazioni della Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Vallesina, Senigallia e Ancona. In una nota hanno dichiarato che “è il momento del dolore ma non può essere il momento del silenzio. Da troppo tempo le associazioni Fiab del territorio denunciano la mancanza di sicurezza su molte delle strade della nostra zona. La pericolosità delle infrastrutture viarie, insieme alla disattenzione ed alla mancanza di rispetto delle regole e degli altri, mietono vittime soprattutto tra gli utenti deboli della strada. Ancora una volta a perdere la vita sono stati pedoni e ciclisti incolpevoli”. Tra le richieste Fiab avanza l’introduzione immediata del limite di velocità a 30 km/h, la creazione di piste ciclabili e un lungomare senza auto. Nei prossimi giorni è inoltre prevista una manifestazione di solidarietà alle vittime e di protesta contro l’immobilismo della politica.