CORINALDO – Saranno presentati lunedì 16 luglio i risultati del progetto ArcheoNevola, la campagna archeologica partita lo scorso 18 giugno in via Nevola. Nell’area ricadente nel territorio comunale corinaldese verrà infatti realizzata una nuova struttura sportiva, il palazzetto dello sport a servizio dell’intera vallata, il cui progetto è stato già presentato lo scorso mese.
Una nuova campagna archeologica multidisciplinare e innovativa, resa possibile dall’impegno delle istituzioni coinvolte: Comune di Corinaldo, Soprintendenza archeologica delle Marche, Consorzio Città Romana di Suasa, Fondazione Flaminia e Università di Bologna.
Lungo via Nevola, il Comune di Corinaldo ha in programma la realizzazione di una nuovo Palazzetto dello Sport, il più grande della vallata Misa-Nevola, da quasi 2 milioni di euro. Sarà un palazzetto polifunzionale conforme alle norme sportive del CONI con possibilità di ampliamento esterno, con due spogliatoi, aree tecniche, infermeria, con un campo illuminazione orientato a nord per evitare che i raggi del sole possano infastidire il campo da gioco, impianti fotovoltaici, una capienza pubblico di 300 persone. All’esterno verrà realizzata un’area verde.
Proprio questo intervento di pianificazione ha costituito l’occasione per attivare e mettere in campo un’operazione sinergica di archeologia preventiva, una campagna archeologica volta alla conoscenza preliminare del potenziale archeologico dell’area individuata per la progettazione. Si tratta di una procedura in linea con la nuova normativa in materia di archeologia preventiva vigente per le opere pubbliche.
I dati raccolti durante la campagna archeologica verranno presentati lunedì prossimo, 16 luglio, alle ore 12:30 nella sala consiliare del Comune di Corinaldo: si capiranno meglio a cosa hanno portato le attività di numerosi ricercatori e studenti afferenti all’Università di Bologna, oltre che di specialisti del campo dell’archeologia e del restauro di provenienza nazionale e internazionale.
Ricercatori che si sono avvalsi di innovative tecniche di esplorazione non invasiva del sottosuolo e di mappatura geognostica estensiva per arrivare alla conoscenza del sottosuolo sepolto, favorendo così sia l’organizzazione delle attività archeologiche sia la pianificazione dei lavori per la realizzazione del complesso sportivo.