CORINALDO- I carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno arrestato un 43enne sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, residente a Corinaldo, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e violazione alle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
L’arresto
All’alba di oggi, giovedì 29 giugno, i carabinieri del Nucleo Radiomobile, a seguito di richiesta telefonica giunta al “112” da parte dei genitori, sono intervenuti a casa del sorvegliato speciale che, in evidente stato di alterazione psicofisica, dovuta all’assunzione di droga, aveva dato in escandescenza prendendo a calci mobili e suppellettili.
I militari per bloccarlo hanno dovuto far uso delle manette di sicurezza e poi hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza del “118”. Il 43enne, dopo essere stato sedato, è stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia e piantonato nel reparto osservazione breve per essere sottoposto al previsto trattamento sanitario per abuso di cocaina.
Nella stessa circostanza, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione nella camera da letto del 43enne, che vive a casa dei genitori, che gli ha consentito di rinvenire nel cassetto dello scrittoio, un cofanetto di legno contenente tre involucri di cellophane che racchiudevano polvere bianca. In un altro cassetto della scrivania, i militari hanno rinvenuto un calzino di colore nero con all’interno nove piccoli involucri chiusi con nastro adesivo contenenti la medesima sostanza in polvere bianca ed una bustina di carta bianca con mannite che in genere è utilizzata per il taglio della cocaina. La polvere bianca ritrovata negli involucri analizzata con il narco-test è risultata essere “cocaina cloridrato” per un peso complessivo di grammi 52,5. In casa oltre alla droga e alla sostanza da taglio sono stati recuperati ritagli di cellophane utilizzati per il confezionamento delle dosi. La cocaina e il materiale pertinente all’attività illecita sono stati sequestrati.
L’accusa
Il 43enne è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio della cocaina e dopo essere stato dimesso dall’ospedale, nell’attesa dell’udienza di convalida, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Via Marchetti. Lo stesso sarà denunciato anche per la violazione delle prescrizioni che gli sono state imposte con l’ordinanza di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, che appunto gli prescrive di vivere onestamente e di rispettare le leggi. Il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto e su richiesta del Pubblico Ministero ha applicato all’imputato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il processo è stato rinviato al prossimo 13 luglio.