Senigallia

Una luce nel buio della notte in segno di speranza. Così Corinaldo ricorda le vittime

Nell'anniversario della tragedia alla discoteca Lanterna Azzurra, il Comune ha acceso un faro nella piazza cittadina per ricordare le vittime. In molti hanno voluto testimoniare la vicinanza alle famiglie colpite con la loro presenza. Tra loro anche gruppetti di adolescenti visibilmente commossi

ANCONA – Sguardo rivolto al cielo a Corinaldo. Ieri sera (7 dicembre) alle 18 in molti si sono ritrovati nella piazza della città dove è stata accesa una luce per ricordare le vittime della Lanterna Azzurra. Una data quella dell’8 dicembre 2018 che fa da spartiacque nella vita delle famiglie delle 6 vittime, 5 adolescenti e una mamma 39enne, ma anche della stessa comunità che è ancora fortemente scossa e ha poca voglia di ricordare quella terribile notte.

«La ferita è ancora aperta» ha dichiarato il sindaco Matteo Principi. Ma nella piazza a ricordare i ragazzi morti nel fuggi fuggi dalla discoteca c’erano anche i loro coetanei assorti in un silenzio carico di tensione per una tragedia che li ha segnati nel profondo ma della quale preferiscono non parlare.

In piazza c’erano mamme, papà, nonne, parenti di ragazzi che erano alla Lanterna Azzurra quella sera e che hanno avuto la fortuna di cavarsela. C’era anche un volontario della Protezione civile che ricorda bene quella notte quando, arrivato alla discoteca, si è trovato di fronte ad uno scenario devastante. «I ragazzi erano confusi e spaventati – spiega Silvano Giusti – e anche per noi volontari è stata un’esperienza molto dura».

Una luce per ricordare si è accesa a Corinaldo, una luce che vuole porsi anche come speranza e segno di vicinanza alle famiglie perché Asia, Emma, Daniele, Eleonora, Benedetta e Mattia non devono essere dimenticati.