SENIGALLIA- I carabinieri hanno arrestato un quarantaseienne residente a Corinaldo, per il reato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo, all’interno della propria abitazione, in preda ad uno stato di agitazione psicofisica per abuso di alcol, per futili motivi, ha scatenato la sua aggressività nei confronti della moglie accusandola, senza alcuna ragione, di non volergli più bene.
Nel tardo pomeriggio di domenica, l’uomo, dopo una violenta lite a casa con la moglie, alla presenza del figlio minorenne, aveva preso alcuni indumenti ed era uscito di casa allontanandosi a bordo del suo furgone. Avvertiti telefonicamente, sul posto sono arrivati i carabinieri ai quali sono stati raccontati i particolari della discussione. In un primo momento, la donna non ha voluto comunque che si procedesse nei confronti del marito pensando che la questione fosse finita lì.
I militari hanno comunque provveduto a rintracciare l’uomo in evidente stato di ubriachezza nei pressi di una seconda abitazione a poca distanza dalla casa coniugale, dove stava scaricando le sue cose. Dopo averlo identificato, lo hanno avvertito delle sanzioni di legge cui sarebbe andato incontro se avesse fatto ritorno a casa reiterando la condotta violenta, intimandogli inoltre di non mettersi alla guida del mezzo in quelle condizioni. Per motivi di tutela della pubblica incolumità, benché l’uomo non si trovasse in quel momento alla guida del mezzo, i carabinieri si sono fatti consegnare da lui le chiavi del furgone.
Dopo circa due ore, i militari sono stati richiamati. L’uomo, contravvenendo all’intimazione ricevuta, era ritornato a casa costringendo la moglie ad aprire la porta di casa dietro la minaccia che se non lo avesse fatto, l’avrebbe buttata giù. Appena dentro, l’aveva nuovamente malmenata scaraventandola a terra, costringendo il figlio minorenne a mettersi in mezzo per evitare più gravi conseguenze alla mamma. L’esagitato poi, con un coltello da cucina, aveva minacciato la moglie di non chiamare i carabinieri. Troppo tardi, infatti mentre prendeva a spallate la porta, il figlio aveva provveduto a chiamare il “112”. I carabinieri sono stati rapidissimi ed in pochi minuti sono arrivati a casa dove hanno bloccato l’aggressore impedendogli di proseguire la condotta violenta. L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto.
Madre e figlio accompagnati al pronto soccorso sono stati entrambi riscontrati affetti da traumi vari di entità non grave. Il coltello è stato sottoposto a sequestro. Le indagini, anche attraverso le dichiarazioni delle parti offese, hanno permesso di appurare che l’uomo da qualche tempo, nell’ambito delle relazioni domestiche, aveva realizzato comportamenti abituali caratterizzati da ripetute condotte violente e prevaricatrici nei confronti della moglie anche in presenza del figlio minorenne.
Il 46enne ha trascorso la notte in camera di sicurezza. Oggi l’udienza di convalida dinanzi al Tribunale di Ancona. Il giudice ha convalidato l’arresto applicando la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare.