CORINALDO – Le mura sono l’antica cinta di difesa di Corinaldo e sono tra le più complete e meglio conservate della regione, racchiudendo il nucleo storico della cittadina con un perimetro di 912 metri. Ecco perché preservarle al meglio fa parte del prendersi cura del bene comune e valorizzare il patrimonio storico di una comunità. La cinta muraria è giunta ai giorni nostri ancora ben restaurata e conservata, ma il tempo che scorre richiede interventi di pulizia a cura.
In settimana sono iniziati i lavori di riqualificazione della Torre dello Sperone, simbolo delle mura corinaldesi, del tratto di mura adiacente e della Fontana in Piazza Risorgimento.
Un’opera straordinaria di riqualificazione che si concretizza, per quanto riguarda la Torre dello Sperone e le mura adiacenti, con un lavoro di riempimento delle fessure con applicazione di malta di calce a basso contenuto di argilla, con una spazzolatura e pulizia finale dei mattoni con acqua corrente e spugne per eliminare i residui di polvere e stuccatura dai mattoni e con un trattamento protettivo mediante l’applicazione a pennello di idrorepellente a base di silicato di etile, silossani oligomeri o simili. A questo intervento si aggiunge il restauro della Fontana e il recupero illuminotecnico sullo Sperone (dal Chiosco un faro proietterà luce) che andrà a valorizzarlo nella sua unicità e bellezza.
Nello specifico gli interventi prevedono: opere di diserbo dei paramenti di mattoni mediante attrezzature a mano esclusi i prodotti chimici, con l’asportazione completa di arbusti ed eliminazione in profondità delle radici; disinfestazione di paramenti murari eseguita con trattamento biologico del tipo desogen incolore diluito al 30% in acqua distillata e antiparassitari; scarnitura della connessure dei paramenti eseguita con mezzi manuali non distruttivi, eseguita sino ad una profondità atta a garantire l’esecuzione della successiva stuccatura; idrolavaggio dei paramenti murari al fine di rimuovere i depositi di sporco ed eventuali porzioni di stuccatura incoerenti, avendo cura di controllare la pressione d’uscita dell’acqua in rapporto alla consistenza dei materiali; stuccatura delle connessure dei paramenti eseguite con malta di calce a basso contenuto di argilla tenendo conto delle caratteristiche costruttive delle malte esistenti originali. A fine lavorazione verrà eseguita la spazzolatura con spazzole di saggina; pulizia finale dei mattoni con acqua corrente e spugne per eliminare i residui di polvere e stuccatura dai mattoni; trattamento protettivo dei paramenti in laterizio effettuato mediante l’applicazione a pennello di idrorepellente a base di silicato di etile, silossani oligomeri o simili.
Le zone che presentano fessurazioni oppure elementi debolmente ancorati o ammalorati verranno riprese con materiale simile a quello esistente (muratura), con malta di calce idraulica con basso contenuto di argilla e con mattoni vecchi fatti a mano o simili e di recupero. Le aperture con la volta troncoconica relative alle bombardiere e quelle relative alle feritoie verticali che mostrano elementi debolmente ancorati o mancanti verranno ripristinate tramite la tecnica sopra descritta del cuci e scuci.
Per il restauro della Fontana una pulitura meccanica della superficie lapidea e metallica dai depositi coerenti ed incoerenti con mezzi meccanici manuali dove necessario con microsabbiatura di precisione; disinfezione da colonie di microrganismi autotrofi o/e eterotrofi mediante applicazione di biocida; rimozione dello strato isolante all’interno della vasca, non più congruo, e la messa in opera di un nuovo strato protettivo; stuccatura e l’integrazione delle fessurazioni presenti con malta idonea all’originale; pulitura acquosa e disinfezione da macrorganismi dei mattoni esterni alla vasca; stesura di protettivo finale sull’intera superficie a base di resine idrofobe.