OSTRA – Sembra in via di miglioramento la situazione a Ostra per quanto riguarda i dati relativi al coronavirus. Rispetto alle settimane precedenti, quando si era in presenza del picco di diffusione dei contagi, si registrano numeri in calo, sia per quanto riguarda i positivi, sia le persone in isolamento.
A darne comunicazione è l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Federica Fanesi che snocciola alcuni dati: le persone in isolamento sono scese a 14 unità, mentre sono arrivati a sette i positivi al coronavirus. Il primo caso si era verificato agli inizi di marzo, quando una dipendente comunale si era sentita poco bene. La conferma della sua positività era arrivata poi l’11 marzo scorso e da lì il numero è progressivamente cresciuto. Fino a queste giornate in cui la diffusione del coronavirus sembra rallentare.
Però non si può ancora abbassare la guardia. L’osservatorio nazionale sulla salute ha indicato la fine di giugno come periodo in cui si registreranno anche nelle Marche (l’ultima regione assieme alla Lombardia) quota zero contagi; un dato che la Regione ha definito errato, indicando una data anticipata: secondo i propri calcoli, quel momento arriverà entro fine maggio. Certo è che, rende noto la prima cittadina di Ostra, «non bisogna assolutamente abbassare la guardia sul rispetto delle misure di sicurezza e sull’obbligo di restare a casa, fatte salve le situazioni di reale necessità». Perché si tratta di «un momento difficile, dove la risorsa più importante è fare squadra, portare un contributo ciascuno per le proprie competenze e abilità; niente ha poco valore – afferma Fanesi – in questo contesto di solidarietà e responsabilità, tutto è prezioso».
Nel frattempo, da diverse settimane fin dall’inizio emergenza, sono numerosi i volontari che si sono uniti al personale comunale: dalla protezione civile all’associazioe nazionale carabinieri, dal volontariato civico comunale alle associazioni locali. Tra i gesti da ricordare c’è quello di Mohammed Essebti che ha donato il tessuto cotone per fabbricare le mascherine cucite poi da 13 sarte di Ostra, mentre la Ferramenta Valeri ha fornito le macchine per cucire. Ne sono derivate 800 mascherine che possono aiutare a contenere quel contagio causato dalle minuscole particelle che vengono espulse con un colpo di tosse, uno starnuto e persino mentre si parla. Altre 300 sono arrivate dalla Protezione civile regionale, grazie a cui si è potuto fare fronte alla scarsità di dpi alla casa di riposo con ben tre forniture per i cittadini più fragili di Ostra e del territorio limitrofo.