Senigallia

Coronavirus e pensioni, evitare assembramenti alle Poste: le richieste della Cia

Il presidente dell’Associazione Pensionati dorica Marco Giardini ha ipotizzato più giorni di apertura degli uffici anche periferici e prelievi ai postamat per non rischiare contagi di utenti e personale

Poste Italiane
Poste Italiane

SENIGALLIA – Allungare il periodo relativo al pagamento delle pensioni, riaprire anche temporaneamente gli uffici periferici chiusi e favorire il prelievo telematico tramite sportelli automatici. Sono le richieste che il presidente dell’Associazione Nazionale Pensionati della C.I.A. Confederazione italiana agricoltori della provincia di Ancona, Marco Giardini, ha inviato via mail al presidente Anci Marche e sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi dopo il suo intervento pubblico per agevolare i pensionati ed evitare ulteriori rischi di contagio da Coronavirus.

Mangialardi aveva infatti sollecitato nei confronti di Poste Italiane e della Prefettura di utilizzare tutti gli strumenti per agevolare il pagamento delle pensioni nelle località sprovviste di sportelli postali, magari tramite mezzi mobili. Giardini, oltre ad apprezzare la modalità proposta dal primo cittadino senigalliese e quella stabilita dalle Poste (usare l’ordine alfabetico in giorni stabiliti), va oltre.

«Soprattutto per le aree interne e le località periferiche – spiega – è un’iniziativa utile e più che mai opportuna la riapertura, magari temporanea, degli uffici periferici fissi, che invece sono chiusi. Centralizzare un servizio così importante e indispensabile crea infatti forte disagio all’individuo solo, ma anche ad altri eventuali membri della famiglia: recarsi in città significa uscire di casa andando a creare comunque in un preciso luogo un assembramento che, per quanto rispettoso delle distanze e degli accorgimenti opportuni, risulta altamente rischioso».

Da qui il presidente dell’associazione pensionati della CIA di Ancona propone di integrare l’ordine alfabetico nei giorni prestabiliti allungando il periodo anche alla prima settimana di aprile, date anche le condizioni meteo attuali non favorevoli per chi è fragile, debole o cagionevole di salute; aprendo gli uffici periferici al momento chiusi; consentendo il prelievo presso i bancomat postali tramite il “librettosmart” (per coloro che ne sono in possesso) almeno fino a mille euro, per evitare di uscire di casa inutilmente e assicurare maggiore liquidità per le necessità familiari.