SENIGALLIA – Se la manifestazione di Macerata del 10 febbraio sta riscontrando alcuni problemi tra veti del ministero dell’Interno, boicottaggio di altre sigle con conseguente confusione delle realtà aderenti, a Senigallia vi è certezza del corteo e presidio pacifico che si svolgerà alle ore 18:30 di venerdì 9 febbraio.
Sarà una manifestazione promossa da diverse sigle associative. L’iniziativa è stata proposta dall’Acads (Associazione Culturale Arancia Donna Subsahariana Onlus) insieme alla comunità nigeriana che hanno previsto un raduno in piazza Saffi, il corteo lungo Corso II Giugno e il presidio in piazza Roma con interventi pubblici dal titolo “Contro ogni violenza, contro ogni discriminazione e razzismo“.
Al corteo aderiscono anche la Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti”, l’Amministrazione Comunale e la Diocesi di Senigallia, l’Anpi di Senigallia e Trecastelli, l’Associazione Multietnica, la Consulta degli immigrati, la comunità albanese, i sindacati di zona.
«Le vittime – scrivono gli organizzatori – sono state principalmente la giovane Pamela Mastropietro con i suoi genitori, e gli immigrati feriti nella sparatoria. A tutti loro porgiamo un abbraccio di solidarietà, con l’auspicio che cose del genere non accadano più. Non intendiamo restare indifferenti ad un clima sociale pieno di malessere, alimentato da paure indotte, che poi creano xenofobia e diffidenza reciproca tra autoctoni e immigrati. Gesto di follia, patriottismo, o razzismo il raid compiuto dal giovane marchigiano? Quest’ultimo sostiene di aver agito per vendetta. Sparare nel mucchio è ammissibile? Un crimine è un crimine, che sia commesso da un italiano o da uno straniero. Niente di simile era accaduto prima in Italia e la nostra speranza è che non accada mai più, né qui né altrove. Chi subisce l’effetto boomerang in questo contesto sono i neri e gli immigrati in generale. I nigeriani non possono fare finta che non sia successo niente, perché il giovane africano coinvolto nella morte di Pamela Mastropietro è nigeriano. Il suo agire criminale indirettamente ha messo in cattiva luce, non solo i nigeriani ma tutti gli immigrati».
Anche Liberi e Uguali ha aderito alla manifestazione di venerdì 9 a Senigallia «perché è ora di dire basta al razzismo, al fascismo e ad ogni forma di violenza. Quanto accaduto sabato scorso a Macerata è un fatto di una gravità inaudita ed è il momento che il popolo democratico e antifascista costruisca una rinnovata stagione d’impegno per la libertà, la solidarietà e la convivenza civile: principi saldi della nostra Costituzione».
Al corteo parteciperà la stessa candidata alla Camera per LeU Beatrice Brignone la quale, dopo aver fatto visita in ospedale ai ragazzi feriti dal neo fascista e razzista Luca Traini, ha affermato: «Si avverte negli occhi di questi ragazzi la paura di chi non si sente al sicuro e sa che in ogni momento potrebbe ripetersi la scena di sabato. Voglio anche ringraziare la mamma di Pamela per le sue importanti dichiarazioni contro il razzismo e per lo Stato di diritto. Le siamo vicino in questo tragico momento e condividiamo l’immenso dolore della famiglia di Pamela. Anche questa crudele tragedia ci impegna a proseguire nella lotta contro la violenza alle donne e il disagio sociale dei giovani».