Senigallia

Covid-19: quattro positivi nelle vallate Misa-Nevola, 89 in quarantena

Controlli rafforzati per limitare i contagi da coronavirus e lavoro integrato tra ambito territoriale sociale, distretto sanitario e dipartimento di prevenzione: così il territorio si tutela dalla pandemia

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SENIGALLIA – Per quanto riguarda i contagi da covid-19, la situazione nei comuni da Arcevia a Senigallia è sotto controllo. Sono solo infatti 4 le persone positive al coronavirus nella vallata Misa-Nevola e una novantina le persone in isolamento domiciliare. Praticamente lo 0,00005% per quanto riguarda il primo dato, e lo 0,001% per le quarantene.

Questo è il quadro che emerge dai dati (aggiornati al 5 ottobre) dell’ambito territoriale sociale n. 8 che sta cooperando in modo integrato con il distretto sanitario e con il dipartimento di prevenzione dell’Asur area di Senigallia.

Proprio questa integrazione tra i soggetti operanti nel campo della sanità, della prevenzione e dei servizi sociali in tutto il territorio della vallata ha permesso di circoscrivere immediatamente i casi di persone positive alla covid-19, di ricostruire i contatti e di procedere con i tamponi per verificare eventuali contagi. Contagi che sono, al momento, scongiurati.

Dopo il caso dell’alunna della scuola primaria “padre Angelo Api” di Ostra Vetere, partito dall’ambito familiare, la macchina sanitaria si è immediatamente messa in moto. Una volta accertata la positività della bambina, è scattata la quarantena per i compagni di classe, per le insegnanti e per i contatti stretti della piccola, in modo da circoscrivere subito il possibile focolaio. Focolaio che non si è verificato, per fortuna, perché i tamponi effettuati a tutte queste persone, compresi i genitori e familiari degli alunni coinvolti, sono risultati tutti negativi.

Due i contagi a Ostra Vetere oltre al caso scoperto a scuola (ma sviluppatosi in ambito familiare). Un altro positivo è stato registrato a Senigallia. Anche qui, però, la situazione è sotto controllo e le autorità sanitarie sono state informate e hanno proceduto con la quarantena dei soggetti coinvolti. In tutta la vallata del Misa e Nevola sono 89 le persone in isolamento domiciliare volontario o obbligatorio: un numero davvero molto basso se considerata la popolazione del territorio: su circa 80mila persone parliamo quindi di un dato che non supera lo 0,001%.

Maurizio Mandolini
Maurizio Mandolini

«La situazione è sotto controllo – spiega il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 8, dott Maurizio Mandolini – perché il lavoro integrato tra l’ambito, il distretto sanitario e il dipartimento di prevenzione ha permesso di governare i casi registrati. Ogni mese, inoltre, vengono effettuati più di mille tamponi ai cittadini con sintomi o agli operatori delle strutture socio sanitarie da Arcevia a Senigallia».
Il meccanismo è quello del drive-through allo stadio comunale di Senigallia: le persone giungono in auto seguendo un percorso protetto, non scendono dal mezzo e gli operatori – opportunamente tutelati con i dispositivi di protezione individuale – effettuano il tampone, evitando quindi un contatto diretto (ma protetto) se non per pochi secondi.

Il servizio "drive through" allo stadio Bianchelli di Senigallia per effettuare i tamponi per il covid-19. Foto di Carlo Leone, agosto 2020
Il servizio “drive through” allo stadio Bianchelli di Senigallia per effettuare i tamponi per il covid-19. Foto di Carlo Leone, agosto 2020

«Questa soluzione organizzativa – spiega ancora Mandolini – è una filiera che dà assoluta garanzia nei controlli e nell’intervento rapido ed efficace, perché dopo l’accertamento di un caso di positività, permette il tracciamento dei contatti e l’effettuazione dei tamponi in temi molto rapidi: parliamo di una comunità protetta nel giro di 24 ore».

Dato che i contagi avvengono per lo più in ambito familiare, tra parenti o amici stretti, a tutto ciò sono stati aggiunti controlli costanti nelle strutture socio-sanitarie e per anziani del territorio vallivo: attualmente sono senza positivi, e mensilmente sia gli ospiti che gli operatori vengono sottoposti ai tamponi. L’organizzazione delle visite dei parenti è sottoposta a una ferrea regolamentazione, con il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro, con l’accompagnamento e l’individuazione di percorsi e aree protette e, infine, con la limitazione del tempo di visita a un quarto d’ora: tutto ciò ha contribuito a ottenere questi risultati che vengono definiti con entusiasmo «ottimi».

Non bisogna dimenticare però i comportamenti prudenziali: la distanza da mantenere sempre e comunque di un metro, il lavaggio delle mani costante e l’uso della mascherina anche all’aperto, soprattutto dove non è possibile rimanere separati o distanti dagli altri. Infine, l’ultima raccomandanzione, è quella di scaricare l’app Immuni per il tracciamento dei contatti in caso di positività. Una garanzia ulteriore che però ancora fa fatica, a volte anche per futili motivi, a essere ritenuta tale dalla popolazione.