SENIGALLIA – Quelli trascorsi durante l’estate sono stati mesi sostanzialmente tranquilli per quanto riguarda l’aspetto della criminalità, con meno reati registrati rispetto allo stesso periodo dell’anno prima e del 2019. Una diminuzione che è figlia della ciclicità dei fenomeni delinquenziali: durante l’anno cioè si assiste a una sorta di altalena con una ripresa, per esempio, dei furti nei periodi invernali quando fa buio presto e ci sono più occasioni per i ladri di entrare in azione.
Nella stagione estiva 2021, e nello specifico periodo tra metà maggio e metà settembre, sono stati commessi poco più di 600 delitti in quattro mesi in tutto il territorio della compagnia dei Carabinieri di Senigallia, che comprende anche i Comuni di Barbara, Belvedere Ostrense, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Montemarciano, Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli. Un dato che potrebbe sembrare allarmante ma che in realtà si traduce in circa 5 reati al giorno, commessi in un territorio molto vasto, dove risiedono oltre 81 mila persone.
Di questi 630 reati (erano 708 nel 2020, -11%), i furti rappresentano una buona parte. Sono infatti stati commessi 260 colpi (270 l’estate precedente): di questi, circa 60 riguardano intrusioni nelle abitazioni (in calo del 33%: erano 90 nel 2020), una ventina di episodi sono riferiti alle auto in sosta, pochi casi ai danni di esercizi commerciali. Non è stato registrato alcun furto ai bancomat, mentre erano 5 nel 2020 (tra tentati e messi a segno), e 8 nel 2019.
Gli altri reati riguardano aggressioni, minacce, dissidi privati, spaccio di stupefacenti. Una sola rapina è stata registrata durante l’estate: si tratta di un episodio avvenuto nei pressi di una discoteca e di non particolare gravità né per le conseguenze alla vittima, né per l’entità del bene sottratto. Durante gli altri mesi dell’anno, le rapine sono per fortuna quasi scomparse dal territorio senigalliese e vallivo: in 11 mesi si sono verificati solo due episodi, un forte calo rispetto sia al 2020 che al 2019 quando erano stati sei i casi segnalati.
Diminuiscono, ma di poco, anche i fenomeni che coinvolgono i giovani, come liti, danneggiamenti, eccessi e abusi alcolici: è il segno che l’attenzione verso questa fascia d’età deve rimanere alta e non per quanto riguarda i controlli delle forze dell’ordine, come richiesto dalle associazioni di categoria: anche l’aspetto sociale deve essere tenuto in considerazione da parte delle istituzioni, magari promuovendo progetti di sensibilizzazione contro gli eccessi nei luoghi della movida, come fatto negli anni passati.
Scendono anche le truffe informatiche, da 80 nell’estate 2020 a 67 nel 2021: si tratta di quei raggiri perpetrati tramite mezzi digitali. Un calo che sostanzialmente è dovuto alle riaperture: dopo i periodi di restrizioni legate al covid durante i quali molte più persone hanno usato telefono e computer per effettuare acquisti on line, prenotazioni e altre operazioni sulla rete, dalla primavera scorsa si è tornati a fare acquisti nei negozi fisici. Nonostante il dato positivo, però, il consiglio è di non abbassare mai la guardia.
La diminuzione dei reati, da un lato, può essere spiegata dalle abitudini modificate delle persone, che rimangono molto più a casa rispetto agli anni precedenti; dall’altro è dovuta al pattugliamento del territorio e a una maggior collaborazione tra l’Arma dei carabinieri e la popolazione che ha permesso di segnalare molti episodi sospetti.
«Per quanto riguarda i furti in abitazione – spiega la comandante della Compagnia Carabinieri di Senigallia, Cap. Francesca Romana Ruberto – spesso abbiamo a che fare con bande che si muovono da varie parti d’Italia per compiere i colpi, che visitano più zone in un determinato periodo e poi vanno via». Un mordi e fuggi delinquenziale comunque in calo nel periodo estivo preso in esame; a cui segue però un lieve aumento durante i mesi autunnali e invernali. I recenti colpi che si sono registrati nella vallata del Misa e nelle periferie o campagne di Senigallia sono spiegabili di fatto per questa ciclicità dei reati che riprendono verso ottobre.
In autunno e inverno i malintenzionati sono agevolati dal buio in cui nascondersi: il che complica il lavoro delle forze dell’ordine già alle prese con un territorio molto vasto da controllare: «Abbiamo una media di 14 pattuglie al giorno – afferma la comandante Ruberto – che garantiscono il controllo del territorio nei 9 comuni della Compagnia, di cui almeno due vigilano in orario serale e notturno. Anche la risposta al cittadino viene garantita h24, con la presenza fissa di un operatore, che riceve le richieste di intervento al 112 (il numero unico di emergenza). Cerchiamo di essere presenti ovunque e ce la mettiamo tutta, ma anche la collaborazione dei cittadini è fondamentale, perciò chiediamo di segnalare subito al 112, in tempo reale, ogni movimento sospetto, che solo chi abita in quelle zone può notare. Raccomandiamo inoltre, quando si esce di casa, di chiudere bene porte e finestre, oltre ad inserire l’allarme, dove installato». La popolazione si rivolge molto all’Arma dei carabinieri: solo nei quattro mesi presi in considerazione sono state circa 2.500 le richieste di intervento, oltre 20 al giorno.