SENIGALLIA – Nuovo giudice per il processo relativamente all’alluvione del 3 maggio 2014. A quasi 11 anni da quei terribili momenti in cui l’acqua del fiume Misa invase alcuni quartieri della città di Senigallia provocando, anche in quel caso, vittime, il processo dovrà ripartire. Sempre al tribunale de L’Aquila.
Un primo procedimento aveva mosso i primi passi ad Ancona, salvo scoprire poi che una giudice colpita essa stessa dall’alluvione, era tra i giudici dorici. Per imcompatibilità dunque le carte erano finite a L’Aquila già nel 2019. Ora la questione si è riproposta e la prossima fase iniziale del processo sui fatti del 2014 comincerà l’11 febbraio 2025.
L’accusa è quella di inondazione colposa, mentre altri reati, tra cui l’omicidio colposo, sono ormai prescritti. A processo imputati eccellenti: dagli ex sindaci di Senigallia Luana Angeloni e Maurizio Mangialardi a funzionari e tecnici di Comune, Provincia, Regione e Autorità di Bacino, accusati a vario titolo di non aver adeguatamente tutelato l’abitato dall’inondazione.