ANCONA – Sequestrati beni all’agente dell’Anticrimine del Commissariato di Senigallia indagato per aver venduto informazioni sensibili ad una agenzia investigativa (leggi l’articolo) di Mantova. Ieri mattina, martedì 8 gennaio, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno dato esecuzione al Decreto di sequestro di denaro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ancona, Paola Moscaroli. Gli agenti dunque si sono recati nell’abitazione dell’uomo e, contemporaneamente, nell’agenzia investigativa coinvolta per eseguire un doppio sequestro di 4 mila euro, somma ritenuta oggetto del reato di corruzione, accesso abusivo ai sistemi informatici interforze e rivelazione dei segreti di ufficio.
L’indagine, iniziata i primi mesi del 2018, è stata condotta dalla Squadra Mobile di Ancona e coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona. L’attività investigativa aveva permesso di accertare che il dipendente delle forze dell’ordine, approfittando delle sua posizione di pubblico ufficiale, vendeva informazioni riservate e attinte dalle banche dati interforze ad una agenzia investigativa dell’Emilia Romagna che le utilizzava per le assunzioni di personale in prestigiose aziende.
La lunga e articolata attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e l’alto tenore di vita del dipendente hanno confermato i gravi fatti permettendo alla Procura della Repubblica di ottenere dal Gip di Ancona l’emissione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare dell’Interdizione dai Pubblici Uffici a carico del poliziotto.
Il proseguimento dell’attività investigativa ha permesso alla Procura della Repubblica procedente di richiedere il rinvio a giudizio del dipendente.