SENIGALLIA – “Care compagne e cari compagni, dobbiamo darvi una triste notizia: apprendiamo che oggi è mancato il partigiano Nibbio Greganti, Presidente onorario della nostra sezione”. Così inizia il messaggio di cordoglio della sezione di Senigallia dell’ANPI per la morte del partigiano Nibio Greganti. 99 anni, Greganti se n’è andato oggi, venerdì 19 luglio, dopo un’intensa vita politica, prima come staffetta partigiana nelle zone di Senigallia, Marzocca, Montignano, Montemarciano e Chiaravalle durante l’occupazione nazifascista, poi nelle file del Partito Comunista Italiano.
La città è in lutto per Nibbio Greganti, una figura sempre impegnata con la sua testimonianza a ribadire i valori della libertà e della democrazia, soprattutto ai giovani, ma anche agli amministratori della sua città: non mancava mai ad alcuni momenti come la ricorrenza della festa della Liberazione.
Nibio Greganti era presidente onorario dell’Anpi di Senigallia, sezione intitolata a Giulia Giuliani e Luigi Olivi, e non faceva mai mancare il proprio contributo. «Era una bella persona – lo ricorda il presidente Leonardo Giacomini, ritratto insieme nella foto – sempre partecipe alle nostre iniziative nonostante l’età. Personalmente ho un gran dispiacere a questa notizia, perché viene a mancare una persona che, pur rispettosa di tutti, anche degli avversari, sapeva dire la sua e ribadire i valori in cui credeva».
Alla notizia della sua scomparsa sono stati pubblicati alcuni messaggi di cordoglio, tra cui quello dell’ex sindaco di Senigallia e attuale vicepresidente dell’assemblea legislativa regionale Maurizio Mangialardi. «Con la scomparsa di Nibio Greganti, Senigallia perde l’ultimo suo testimone di quella grande ed eroica pagina della nostra storia che vide una giovane generazione riscattare la dignità del Paese, umiliata e calpestata da vent’anni di fascismo. In quel lontano 1943, Nibio fu tra coloro che seppero immediatamente da che parte stare, schierandosi senza paure né tentennamenti dal lato giusto della Storia, contro l’occupante nazista e i suoi alleati fascisti, nonostante la consapevolezza dei sacrifici e dei dolori che quella scelta avrebbe comportato. La sua adesione alla Resistenza, che lo vide impegnato nei Gruppi d’azione patriottica di Marzocca, non fu dettata da odio o rancore, ma dal profondo amore per la libertà e la giustizia. Valori incisi nella Costituzione, di cui Nibbio, da autentico uomo di sinistra, è stato fiero custode per tutto l’arco della sua lunga vita».
Anche il capogruppo Pd Dario Romano ha voluto ricordarlo: «Di Nibio Greganti, una delle storiche colonne della Resistenza e dei GAP di Marzocca, ho sempre ammirato la discrezione unita ad una grande tenacia e orgoglio nel difendere i propri valori antifascisti, dalla seconda guerra mondiale fino a oggi. Ho sempre avuto un rispetto quasi reverenziale per una persona che, rispetto alle nostre comode generazioni, si è conquistato, lottando, quella libertà di cui noi tutti oggi godiamo. Non dovremmo mai dimenticarlo».
Nibio Greganti lascia i figli Alberto e Alberta. I funerali si terranno lunedì 22 luglio, in forma laica, al cimitero di Montignano, dove sarà presente anche una delegazione dell’Anpi senigalliese che ha salutato il “suo” presidente onorario ricordando come fosse “un grande esempio di onestà e di sani principi di libertà e democrazia”.