ANCONA – Due denunce, 4 ordini di espulsione, due fogli di via obbligatori e 3 avvisi orali. È il bilancio dei controlli straordinari disposti per il periodo estivo dal Questore di Ancona Gian Carlo Pallini nell’ambito del “Progetto Mitì” che vede in campo le Volanti, gli uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, la sezione Cinofili, la Squadra Nautica, i poliziotti della Questura e dei Commissariati Distaccati, il personale della Squadra Mobile e della Polizia Stradale. Un importante dispiegamento di forze da parte della Polizia di Stato che mira a garantire ai marchigiani e ai turisti una estate tranquilla. Centotrentacinque le persone identificate, 80 i veicoli controllati, 8 i locali passati al setaccio e 6 le sanzioni amministrative erogate. Due le denunce a carico di cittadini stranieri irregolari sul territorio italiano e 4 gli ordini di espulsione emessi, oltre a 3 avvisi orali e 2 fogli di via obbligatori.
Durante i controlli, intorno alle 13.30 di ieri (10 luglio) gli agenti della Squadra Mobile di Ancona hanno fermato nel piazzale di una azienda lungo la strada Arceviese, nel senigalliese, una Seat Altea con targa polacca, guidata da un albanese di 43 anni e a bordo del quale viaggiava anche un altro connazionale. I poliziotti insospettiti hanno eseguito una accurata perquisizione del mezzo e poi nell’abitazione dell’operaio dove hanno rinvenuto 8 chilogrammi di cocaina suddivisi in 7 panetti da 1,150 kg ciascuno, nascosti dentro un doppio fondo realizzato sotto i sedili posteriori vicino al bagagliaio. L’uomo aveva realizzato un vano apribile elettronicamente con un dispositivo costruito ad hoc e azionabile dall’accendisigari dove aveva nascosto la droga.
Nel doppio fondo oltre allo stupefacente gli agenti hanno rinvenuto 5mila euro in contanti, più altri 1.300 euro che il conducente teneva in tasca, insieme a 3 telefoni cellulari e un navigatore satellitare. Alla perquisizione personale e domiciliare condotta a carico del passeggero, un operaio albanese di 37 anni residente a Senigallia gli agenti hanno trovato 5mila euro in contanti, nascosti nelle tasche e altri 10mila euro in contanti nascosti in un intercapedine all’interno della propria abitazione, dove l’uomo vive con la famiglia. I poliziotti nell’abitazione dell’uomo hanno scoperto un dispositivo elettronico utilizzato per individuare le microspie degli organi investigativi.
Lo stupefacente, una volta tagliato e, quindi, triplicato nel peso, avrebbe fruttato alla malavita circa 1 milione di euro. I due sono finiti in manette per detenzione in concorso di sostanza stupefacente di tipo cocaina di rilevante quantità e, su disposizione della Procura della Repubblica di Ancona, sono stati collocati nel carcere di Montacuto, dove restano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.