SPOLETO – È Laura Papadia, 36 anni, originaria di Palermo, la vittima del tremendo femminicidio avvenuto questa mattina in una palazzina del centro storico di Spoleto, abitazione in cui la donna aveva convissuto insieme al marito Nicola Gianluca Romita, 48enne, reo confesso.
Laura, vice direttrice di un supermercato che si trova poco distante da casa, è stata strangolata a mani nude da quell’uomo che diceva di amarla e che, dopo averla uccisa, ha chiamato la ex moglie in Sardegna confessandole cosa aveva fatto.
La donna ha subito lanciato l’allarme ai carabinieri di Oristano che si sono messi in contatto con i colleghi di Senigallia visto che la residenza dell’uomo è a Marzocca. I militari hanno fatto un accesso nell’abitazione insieme ai vigili del fuoco, temendo che l’omicidio fosse stato commesso lì. Invece non c’era nessuno.
«Lui è qualche giorno che non si vede, la moglie invece saranno quattro-cinque mesi…» dice spaventata una vicina. «Che è successo?».
Sono stati poi gli ulteriori accertamenti patrimoniali di Romita – originario di Milano e padre di due figli avuti in due relazioni differenti, un lavoro come rappresentante di commercio per conto di un’azienda vinicola di Perugia – a far emergere che quella confessione terribile fosse reale. Aveva davvero ucciso la sua seconda moglie, Laura.
Il cadavere della donna è stato trovato dai poliziotti del Commissariato di Spoleto che hanno fatto irruzione nell’altra casa di proprietà di Romiti, a Spoleto. Sono stati i vigili del fuoco ad aprire la porta. Ma per la povera Laura non c’era già più nulla da fare. Era riversa nella camera da letto, ormai senza vita, forse uccisa per strangolamento. Ma saranno gli accertamenti anatomopatologici condotti dal medico legale Eleonora Mezzetti, intervenuta sul posto insieme al procuratore della Repubblica di Spoleto Claudio Cicchella e al magistrato Alessandro Tana, a stabilirlo con precisione.
Intanto il marito Nicola Gianluca Romita è stato fermato dalla Polizia di Stato sul ponte delle Torri. Aveva chiamato lui stesso il 112 dicendo che si sarebbe gettato dal ponte per aver ucciso sua moglie. Tratto in salvo, si trova ancora in commissariato ed è sotto interrogatorio. Sono in corso le indagini per ricostruire quanto accaduto.
Choc a Marzocca dove a volte la coppia si vedeva e dove questa mattina il via vai di carabinieri e vigili del fuoco ha creato un grande trambusto e apprensione.