SENIGALLIA – Svolti nel pomeriggio di oggi, 17 ottobre, i funerali di Leonardo, il 15enne che si è tolto la vita tra domenica e lunedì in un casolare nelle campagne di Montignano, frazione a sud di Senigallia. Tantissime le persone che hanno affollato la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e il piazzale esterno, segno di una forte vicinanza della comunità alla famiglia.
Tanta commozione per una vita prematuramente finita, vittima secondo i genitori di pesanti episodi di bullismo. Su questo il parroco don Emanuele Lauretani ha ribadito la necessità di unirsi nell’amore, nella fratellanza, nella speranza e nella giustizia, per contrastare espressioni e comportamenti che soffocano.
Proprio di giustizia ha parlato la madre in un commosso addio, in cui ha prima ricordato come il figlio Leonardo fosse sempre impegnato a proteggere i suoi amici. E poi ha poi concluso dicendo di «credere nella giustizia terrena e divina», per molti un’accusa esplicita verso aguzzini e istituzioni scolastiche.
All’uscita del feretro l’applauso della comunità, poi i palloncini bianchi, come la bara, per liberare una vita oppressa dalle fragilità terrene.
Giornata di lutto cittadino a Senigallia: la giunta era presente al funerale, così come i dirigenti scolastici delle due scuole frequentate da Leonardo, assieme al picchetto d’onore dei vigili urbani stretti attorno al collega Francesco. Con la pistola d’ordinanza del padre, Leonardo si è tolto la vita.
Sulla vicenda sono in corso delle indagini, strette nel massimo riserbo: la procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio, mentre il ministro all’istruzione Valditara ha inviato ispettori per verificare la situazione nelle scuole.