Senigallia

Rapina al Tigre, arrestato il secondo malvivente

Dopo una settimana i carabinieri di Senigallia hanno arrestato il secondo responsabile del colpo messo a segno al supermercato di Marina di Montemarciano, conducendo le indagini a Jesi, nel suo posto di lavoro

carabinieri

MONTEMARCIANO- È stato arrestato il secondo rapinatore del supermercato “Tigre Amico” di Marina di Montemarciano. Si tratta di un 34enne originario della provincia di Catania destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Ancona, su richiesta della Procura.

L’uomo, accusato di rapina aggravata in concorso, è stato localizzato dai carabinieri della Compagnia di Senigallia, che hanno condotto le indagini sul posto di lavoro del malvivente a Jesi.

L’indagine è stata avviata dai militari del Nucleo Operativo subito dopo la rapina del 26 febbraio scorso, grazie ad alcune testimonianze e soprattutto all’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza, che ha consentito, nel giro di pochi minuti dall’accaduto, di arrestare uno dei rapinatori, un 39enne di origini campane.

I militari, dopo aver arrestato a Jesi il primo rapinatore ed individuata l’auto, hanno acquisito i filmati di alcune telecamere di video sorveglianza del centro commerciale, che hanno ripreso i due mentre arrivavano nel garage del centro commerciale e scendevano dalla Hyundai. In particolare, il 34enne catanese è stato ripreso dalle telecamere del centro commerciale una prima volta mentre si avviava verso la galleria ancora con gli abiti della rapina, ed una seconda volta mentre tornava indietro dalla galleria dopo essersi cambiato, questa volta anche con uno zaino per recarsi a lavoro.

Rilevante ai fini delle indagini un messaggio vocale registrato nel telefonino del primo rapinatore e diretto al 34enne catanese: durante la conversazione veniva fissato un appuntamento qualche giorno prima della rapina per compiere un sopralluogo al supermercato Tigre.

Il 34enne, dopo essere stato condotto nella caserma di Via Marchetti per gli adempimenti di legge è stato associato al Carcere di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Ancona.