Senigallia

Senigallia, progettavano furti nelle abitazioni: un arresto e quattro fogli di via

Una 30enne è finita in carcere con la figlioletta: in 15 anni aveva fornito oltre 30 identità. Allontanati gli altri quattro, tutti di etnia rom

SENIGALLIA – Sventati possibili furti alle abitazioni dei senigalliesi grazie ai controlli disposti da Prefettura e Questura. Un’auto con 5 persone a bordo, tutte rom e con precedenti per furti in appartamenti, è stata fermata dalla Polizia a Marzocca: quattro hanno ricevuto il provvedimento dell’allontanamento dal territorio comunale, una donna è stata invece arrestata.

I controlli – rafforzati in occasione del fine settimana, della notte della Rotonda e delle numerose manifestazioni – sono stati disposti su tutto il territorio comunale e hanno visto impegnati il personale del Commissariato di Senigallia, gli agenti dell’anticrimine di Perugia e della Polizia Stradale.

Particolare attenzione è stata posta all’attività di contrasto ai reati predatori come i furti che, durante il periodo estivo, vengono posti in atto verso abitazioni estive ed auto. Proprio questa attenzione ha permesso di individuare intorno alle ore 2 un veicolo di piccola cilindrata che procedeva lentamente sul lungomare di Marzocca.

Alla vista dell’auto della Polizia, il conducente ha accelerato per scappare verso Montemarciano, dando così adito ai sospetti degli agenti che hanno fermato il veicolo. All’interno vi erano cinque persone – un uomo, due donne di cui una incinta e due minori – tutti di origine rom e con numerosissimi precedenti per reati contro il patrimonio ed in particolare per furti in appartamenti.

Immediatamente sono state condotte delle verifiche da cui è emerso che di recente erano stati allontanati da diversi comuni perché responsabili di furti. Il procedere lentamente era secondo gli agenti un momento di controllo del territorio per capire quale abitazione colpire.

Condotti in Commissariato, quattro hanno ricevuto il foglio di via obbligatorio dal Comune di Senigallia; a carico di una delle donne – una croata che negli ultimi 15 anni aveva fornito oltre 30 identità diverse – pendeva un provvedimento di arresto per furti in abitazione, emesso dalla Corte d’Appello di Bologna. La donna e sua figlia di pochi anni sono state condotte in carcere a Pesaro, dove dovrà scontare oltre due anni di reclusione.