Senigallia

Sms erotici alla barista, condannato per stalking

Sei anni ad un parrucchiere accusato di aver perseguitato una vicina di negozio inviandole messaggini spinti con il cellulare e minacciandola anche pubblicamente. L'artigiano nega ogni addebito parlando solo di un corteggiamento insistente dovuto alla forte infatuazione

Foto di repertorio

BELVEDERE OSTRENSE – Respinto dalla barista di cui si era invaghito la tempesta di messaggi erotici sul cellulare piombando anche nel negozio di lei per minacciarla. «Ricordati che il mio obiettivo sei tu e prima o poi ci arrivo». Condannato per stalking un parrucchiere di 34 anni.

La sentenza per l’artigiano, difeso dall’avvocato Marco Flavio Torelli, è arriva oggi al tribunale di Ancona. Il giudice Paolo Giombetti lo ha condannato a 6 mesi, pena sospesa, e 4mila euro di risarcimento.
Il parrucchiere, a partire dall’estate 2015, avrebbe perseguitato per mesi una barista che aveva l’attività vicino alla sua. Prima avrebbe provato ad allacciare con lei una relazione sentimentale ma respinto dalla donna sono iniziati gli sms spinti, inviati quasi quotidianamente alla ragazza.

«Sei il mio desiderio sessuale – avrebbe scritto il parrucchiere, stando alla pubblica accusa – ti farò godere come una gheparda». Nello stesso messaggio, con un linguaggio scurrile, avrebbe fatto riferimento a particolari prestazioni sessuali che era pronto ad avanzare su di lei. In alcune occasioni il parrucchiere avrebbe molestato la donna anche sul posto di lavoro, raggiungendola al bar e battendo sulla vetrata per attirare la sua attenzione. «Io mi ammazzo perché tu non vuoi stare con me», le avrebbe urlato un giorno, nel mese di luglio. Alcuni mesi dopo sarebbe piombato dentro al bar, dove c’era una festa, per gridarle che prima o poi sarebbe arrivato a lei. E ancora, in un’altra occasione avrebbe raggiunto di nuovo la donna al lavoro minacciandola che avrebbe portato a termine il lavoro «anche se vado in galera».

Stando sempre alle accuse nei suoi confronti, il parrucchiere era solito anche fissarla e osservarla ossessivamente quando usciva dal bar con il fidanzato.
La barista, impaurita, si era rivolta alle forze dell’ordine facendo partire la denuncia sfociata poi nel processo. Il parrucchiere ha sempre respinto le accuse parlando piuttosto di un corteggiamento insistente legato alla forte infatuazione per la donna. L’avvocato ha già annunciato che ricorrerà in appello.