ANCONA – Sei morti, sette ragazzi in gravi condizioni e numerosi feriti. E’ il bilancio della nottata a Corinaldo. I ragazzi stavano trascorrendo la serata presso la discoteca Lanterna azzurra quando, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato liberato nell’aria uno spray urticante. Nel panico la folla si è accalcata verso le uscite e alcuni ragazzi sono rimasti schiacciati perdendo la vita, insieme alla mamma di uno di loro. Il premier Giuseppe Conte è arrivato nel pomeriggio ad Ancona per un vertice in Prefettura con il prefetto Antonio D’Acunto, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il presidente della Provincia Luigi Cerioni. Dall’incontro è emerso che all’interno del locale ci sarebbero stati più ragazzi di quanto consentito.
Una tragedia «che ci interroga e ci costringe a intervenire – ha dichiarato il presidente del consiglio Conte all’uscita dalla Prefettura – faremo il possibile per cercare di capire, fermo restando il compito della magistratura, quelle che possono essere state le ragioni di questa tragedia e fare in modo che eventi simili non accadano più. Questo è il momento del commosso pensiero per queste giovani vite, per la mamma coinvolta e per i ragazzi feriti».
Ha proseguito il premier: «La magistratura compirà tutti gli accertamenti però l’autorità di Governo deve porsi fin da subito degli interrogativi, per prevenire già da stasera e fare in modo che tragedie del genere non si verifichino più. Non voglio sostituirmi alla magistratura ma voglio rivolgere un accorato appello al senso di responsabilità dei gestori dei locali aperti al pubblico, che devono assolutamente adottare tutte le cautele e considerare che in quei locali possono entrare anche i loro figli. Devono accertare tutte le condizioni di sicurezza per prevenire tragedie del genere».
Forze dell’ordine e magistratura sono al lavoro per appurare quanto sia effettivamente accaduto all’interno del locale. «Dal primo accertamento a caldo emerso nel vertice -ha affermato il presidente Conte – sono stati venduti 1400 biglietti circa e è stata utilizzata solo una sala delle tre, destinata ad accogliere 400 persone circa. Già da questa sera- ha concluso il premier- episodi del genere non devono più accadere».
Dalla Prefettura il presidente del consiglio si è spostato agli Ospedali Riuniti di Ancona, dove ha voluto verificare di persona le condizioni dei ragazzi in codice rosso che al momento sono otto, dei quali sette in Rianimazione e uno in Osservazione.
«Da questa tragedia deve venire il monito alle istituzioni perché mettano in campo tutte le attività necessarie a garantire la sicurezza dei nostri ragazzi» ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, che sta seguendo la vicenda dall’Ospedale di Torrette. «Il messaggio per tutti coloro che gestiscono strutture che accolgono centinaia di persone è che devono operare al meglio e secondo le regole, perché nelle loro mani ricade una grande responsabilità. Il rispetto delle regole non è qualcosa di esteriore, ma salvaguarda la vita delle persone».