SENIGALLIA – Cibo e arte, un binomio che dal 13 maggio diventa realtà grazie a “basilicopnf Arte+Design”, un progetto che prenderà vita in un noto locale di via Fratelli Bandiera: Basilico Pizza & Natural Food e terminerà nel mese di ottobre.
Un progetto firmato METABOX sensibilità aumentata, che nasce con l’intento di aggiungere all’esperienza del cibo di qualità una serie di stimoli visuali.
Rita Meneghin, scultrice, laureata al Dams di Bologna, avrà il compito di inaugurare sabato 13 maggio “basilicopnf Arte+Design” con l’esposizione “Seminare il cielo”: le sculture della Meneghin come “semi alati e fluttuanti che si librano verso il cielo” per “provare a portare altrove ciò che l’uomo fatica a comprendere” arricchiranno l’atmosfera del locale fino al 12 giugno.
Altro appuntamento sarà “In/natura/le”, mostra di fotografia di Ale Di Gangi dal 17 giugno al 16 luglio.
A seguire, dal 22 luglio al 6 agosto “fifty fifty” di Mauma, marchio della designer Maura Marinozzi che in pieno clima ‘Summer Jamboree’ proporrà una collezione di acconciature ispirate agli anni’50.
“Giocare con il cibo” è invece, il titolo della mostra del pittore Mirco Denicolò che esporrà dal 12 agosto al 10 settembre, sulle vetrate di Basilico ci saranno 16 scene, un burattino che si addormenta affamato e che sogna di giocare con il cibo. Insegue un pesce, tiene in equilibrio sul naso un peperone gigante o un maiale minuscolo.
A chiudere questa prima edizione sarà Andrea Ferrato, che dal 15 settembre al 15 ottobre proporrà “gentilezza/leggerezza”, un’installazione che coinvolge direttamente i visitatori.
Le grandi vetrate di Basilico, grazie a questa inedita iniziativa, diventeranno uno spazio espositivo fruibile a più livelli: con un semplice sguardo mentre si assaporano i piatti e le pizze del ristorante, come una mostra vera e propria, dall’esterno in qualsiasi ora.
Le vetrate rimarranno illuminate, giorno e notte, per tutto il periodo della kermesse.
Le mostre che si susseguiranno saranno strettamente collegate alle tematiche di Basilico e al territorio per fare in modo che il progetto espositivo possa tessere un racconto in sintonia con i fruitori del locale.