SENIGALLIA – Si avvia alla conclusione il progetto PUUF (Periferie Ultra Urbane Fantastiche) vincitore del bando regionale AggregAzione e sviluppatosi lungo la Valle del Misa, tra Senigallia e Serra de’ Conti. Venerdì 1° dicembre alle ore 18:30, allo studio Lapsus in via Marchetti 19, si terrà l’evento conclusivo con giovani professionisti ed esperti che tratteranno il tema delle periferie, fulcro del progetto svolto a metà strada tra l’ambito artistico, quello paesaggistico e sociale.
Interverranno Cecilia Verdini, architetta del paesaggio; Nicola Mancini, docente di storia e filosofia; Andrea Simonetti, arteterapeuta ed educatore; Pietro Pettinari ed Eva Vitali, volontari umanitari. Un incontro informale, partecipato, durante il quale sarà possibile confrontarsi per trarre spunti e riflessioni attorno agli argomenti proposti.
«PUUF è un progetto promosso dall’associazione TiVittori (ente capofila, Ndr) assieme all’associazione Lapsus, a La Casa della Grancetta, Nerto e al Comune di Serra de’ Conti – spiega Andrea Simonetti, art director di Lapsus. È anche vincitore del bando AggregAzione dell’assessorato alle politiche giovanili della Regione Marche e si avvale del cofinanziamento del dipartimento del Servizio Civile Nazionale. In pratica abbiamo cercato di fornire occasioni di incontro e, appunto, aggregazione tra le persone e tra queste e gli artisti diversamente abili dello studio Lapsus realizzando attività varie sul concetto di periferie. Ne sono nati stimoli molto interessanti, tanto che abbiamo deciso di approfondire il tema con un secondo progetto, CODA – Creiamo Oasi Di Arte, che è risultato ancora vincitrice del nuovo bando AggregAzione».
Attraverso il secondo progetto (Coda) gli artisti diversamente creativi faranno assieme alle altre realtà partner alcune attività sul concetto di deserto, in quanto sviluppo delle periferie: «Nel corso del 2018 – spiega ancora Simonetti – il tema portante sarà quello del deserto: quello sociale, economico e culturale in cui ci stiamo abituando e rassegnando a sopravvivere. Proprio per questo dobbiamo darci una svegliata attraverso nuove attività e avventure artistiche che animeranno l’anno venturo a Serra de’ Conti, dove torneranno in vita le vecchie botteghe ora inanimate».