SENIGALLIA – Il giorno dopo l’ondata di maltempo che ha travolto la città, iniziano i lavori per ripristinare le aree maggiormente colpite. Tra queste ci sono il porto e la spiaggia, in cui si sono riversate tonnellate di detriti che i fiumi Misa e Cesano hanno portato in mare e che la corrente di quest’ultimo ha poi “rispedito” indietro.
«Siamo già al lavoro al porto – ha dichiarato l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo – per iniziare lo sgombero del materiale arrivato dal fiume. Domani (lunedì 13 dicembre, Ndr) inizieremo anche sulla spiaggia. Fortunatamente una parte di questa si è salvata grazie alle dune predisposte proprio contro le mareggiate».
Non ci sono ancora stime, seppur provvisorie, dei quantitativi riversati sulle darsene e sulla battigia, né dei costi che il Comune dovrà sostenere per liberarle: verranno predisposte nelle prossime giornate con il procedere dei lavori per riportare i luoghi marittimi di Senigallia alla situazione precedente l’ondata di maltempo di sabato 11.
Una cosa però è certa per l’assessora Campagnolo: non potrà essere sempre e solo Senigallia a farsi carico di quanto dal fiume arriva in mare e poi dalle mareggiate viene spinto sulla battigia. Rami, tronchi, detriti e rifiuti arrivati fino alla spiaggia di velluto non vengono solo originati infatti nel territorio senigalliese ma provengono da tutta la vallata; dopo gli interventi sul fiume per liberarlo dalla vegetazione, spesso i materiali non vengono rimossi. Pertanto secondo l’esponente leghista del governo cittadino tutti gli enti vallivi dovrebbero contribuire a questo genere di intervento che libera la città dallo spiaggiamento dei rifiuti. Campagnolo è decisa e promette battaglia: «Ci faremo sentire». Probabile intanto la richiesta alla Regione Marche di sostenere, anche economicamente, la pesante situazione che per la città rischia di trasformarsi in un importante debito fuori bilancio.