Senigallia

Senigallia alla conta dei danni: tonnellate di detriti riversati sulla spiaggia e nel porto

Dopo il maltempo, l’area portuale e la battigia sono completamente coperte da rifiuti, tronchi e rami, salve solo le zone protette dalle dune artificiali. L’assessora Campagnolo: «Ci faremo sentire»

Il porto di Senigallia dopo il maltempo dell'11 dicembre 2021: tonnellate di detriti hanno invaso la darsena
Il porto di Senigallia dopo il maltempo dell'11 dicembre 2021: tonnellate di detriti hanno invaso la darsena

SENIGALLIA – Il giorno dopo l’ondata di maltempo che ha travolto la città, iniziano i lavori per ripristinare le aree maggiormente colpite. Tra queste ci sono il porto e la spiaggia, in cui si sono riversate tonnellate di detriti che i fiumi Misa e Cesano hanno portato in mare e che la corrente di quest’ultimo ha poi “rispedito” indietro.

«Siamo già al lavoro al porto – ha dichiarato l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo – per iniziare lo sgombero del materiale arrivato dal fiume. Domani (lunedì 13 dicembre, Ndr) inizieremo anche sulla spiaggia. Fortunatamente una parte di questa si è salvata grazie alle dune predisposte proprio contro le mareggiate». 

Non ci sono ancora stime, seppur provvisorie, dei quantitativi riversati sulle darsene e sulla battigia, né dei costi che il Comune dovrà sostenere per liberarle: verranno predisposte nelle prossime giornate con il procedere dei lavori per riportare i luoghi marittimi di Senigallia alla situazione precedente l’ondata di maltempo di sabato 11.

La spiaggia di Senigallia piena di detriti dopo il maltempo
La spiaggia di Senigallia piena di detriti dopo il maltempo

Una cosa però è certa per l’assessora Campagnolo: non potrà essere sempre e solo Senigallia a farsi carico di quanto dal fiume arriva in mare e poi dalle mareggiate viene spinto sulla battigia. Rami, tronchi, detriti e rifiuti arrivati fino alla spiaggia di velluto non vengono solo originati infatti nel territorio senigalliese ma provengono da tutta la vallata; dopo gli interventi sul fiume per liberarlo dalla vegetazione, spesso i materiali non vengono rimossi. Pertanto secondo l’esponente leghista del governo cittadino tutti gli enti vallivi dovrebbero contribuire a questo genere di intervento che libera la città dallo spiaggiamento dei rifiuti. Campagnolo è decisa e promette battaglia: «Ci faremo sentire». Probabile intanto la richiesta alla Regione Marche di sostenere, anche economicamente, la pesante situazione che per la città rischia di trasformarsi in un importante debito fuori bilancio.