CORINALDO – Un omaggio al sommo poeta. Al teatro Goldoni torna la danza con “Il grande viaggio del divino Dante” che si terrà giovedì 10 giugno. Lo spettacolo, presentato in anteprima al Festival Internazionale del Teatro del Sahara in Tunisia, è proposto in cartellone da Comune e AMAT in collaborazione con GDO e vede la partecipazione dell’attore Massimo Belli, le coreografie di Luca Bruni e Eleonora Cantarini, le musiche originali di Marco Schiavoni, le scene e i costumi di Mario Ferrari. La produzione è di Compagnia Oplas e Centro Regionale della Danza Umbria con MiC, Regione Umbria, Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e con partner Ness-el-Fen (Tunisia).
Questo è l’anno in cui si celebra Dante, la sua opera letteraria oppure – si chiedono i coreografi Bruni e Cantarini – il messaggio nascosto tra le righe della Divina Commedia? Da qui lo spunto per questo lavoro, in cui l’opera dantesca si fa metafora della discesa nella mente e nell’animo dell’uomo, cercando dove la parola scritta suscita immagini e riflessioni profonde.
L’Inferno si apre con l’immagine di un uomo intrappolato fra un ammasso di rami, per poi perdersi nei cerchi in cui Dante colloca i nostri lati oscuri. Ma nel quadro seguente, il Purgatorio, l’immobilità diventa un percorso lentissimo di espiazione guidato dalla speranza di redenzione, ancora una metafora del passaggio evolutivo fra movimento e danza. Il Paradiso è l’epilogo colorato, festoso e sereno, ma, avvertono i coreografi, senza dimenticare “il ricordo del cammino percorso per giungere fin lì e di cui Dante, protagonista di questo viaggio, si è assunto le pene e le gioie redentrici a nome e per contro nostro per indicare, in un anelito sopra terreno, la retta via”.
Biglietti di posto unico numerato 15 euro in vendita su vivaticket.com e alla biglietteria del Teatro Goldoni (tel. 338/6230078). Ridotto a 5 euro per under 21, over 65, scuole di danza, famiglie e gruppi. Inizio ore 20.30.
Informazioni AMAT 071/2072439 – 071/2075880, aggiornamenti sul sito amatmarche.net. L’accesso a teatro è consentito nel rispetto delle vigenti misure di sicurezza sanitaria.