SENIGALLIA – Ancora un’asta andata deserta per l’ex Iat di Senigallia. L’edificio che ospitava gli uffici del turismo della spiaggia di velluto si trova nell’elenco dei beni che l’ente proprietario, la Regione Marche, vuole alienare. Senza però riuscirci.
Sono anni infatti che si tenta di vendere questo spazio situato dietro la stazione ferroviaria, di fianco a un grosso parcheggio e ai giardini Morandi, ma soprattutto a venti metri dal tratto centrale del litorale senigalliese, il lungomare Marconi. Eppure l’immobile che la Regione ha messo sul piatto non sembra essere appetibile.
Venerdì 31 maggio è andata deserta la seconda delle tre aste che l’Ente di palazzo Raffaello ha decretato per la prima parte del 2019: la base d’asta era scesa da 1.097.000 del 16 maggio a 932.450 euro del 30 maggio, ben al di sotto di quel 1,2 milioni di euro a cui l’immobile era arrivato nel corso delle procedure durante il 2018.
Ora per l’ex Iat si prospetta un’ulteriore asta: la presentazione delle offerte terminerà alle ore 13 del 13 giugno prossimo (apertura buste il giorno seguente) con la base d’asta abbassata ancora a 792.582 euro.
Senza la vendita di quell’immobile, non potrà certo concretizzarsi quel sogno di riqualificazione che interessa tutta l’area in cui insiste anche l’ex hotel Marche, altro bene pubblico (della Provincia) da tempo in disuso e, soprattutto, da tempo in degrado. Per sfruttarlo, tre associazioni cittadine avevano proposto l’idea di far divenire l’ex palazzo del turismo un centro culturale e un luogo di aggregazione.