SENIGALLIA – Il dialogo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle accende anche il dibattito locale. Dopo i tentativi di creare un governo con il centrodestra e principalmente con la Lega di Matteo Salvini, l’apertura al centrosinistra ha di fatto rivitalizzato speranze e timori. Ipotesi prima osteggiata dallo stesso Partito Democratico, che però ora sembra meno riluttante all’idea di lasciare l’opposizione per un governo coi pentastellati.
Anche a Senigallia s’è discusso del dialogo tra Pd e 5Stelle, scansando quindi di fatto la Lega (porte chiuse già da prima a Forza Italia), per sbloccare una situazione ferma dalle votazioni dello scorso 4 marzo. Lega che intanto ha annunciato la mobilitazione se dovesse andare in porto un accordo tra Luigi Di Maio e Maurizio Martina.
La riunione di Senigallia ha visto gli iscritti del Partito Democratico parlare della situazione politica attuale e dei futuri scenari legati alla prossima direzione nazionale del Pd prevista per il 3 maggio prossimo. L’incontro, organizzato dal segretario comunale Giulio Donatiello assieme alla presidente dell’unione comunale Elisabetta Allegrezza, ha visto emergere un punto di vista praticamente all’unanimità.
Dopo i tentativi falliti del centrodestra di creare una coalizione che potesse assicurare un governo al paese, il Partito Democratico senigalliese si è espresso per non lasciare cadere nel vuoto l’appello fatto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella tramite il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.
Appello che si traduce nell’apertura di un tavolo di discussione con i rappresentanti del Movimento 5 Stelle nel quale il Partito Democratico porterà le proprie proposte programmatiche: dovrà uscirne un confronto per forza di cose senza pregiudizi ma, al contempo, nessuna delle due forze politiche vorrà cedere sui propri punti, pena lo spauracchio di nuove elezioni.
Parallelamente, è stata confermata la necessità, in vista della direzione nazionale, di mantenere unito il partito nonostante le voci di chi vorrebbe – come in un primo momento sostenevano tutti gli esponenti del PD – restare all’opposizione e non scendere a compromessi con i 5Stelle.