SENIGALLIA – La democrazia partecipativa parte dal basso di quella piramide che dovrebbe rappresentare la società moderna. E lo fa con un progetto promosso dalla diocesi di Senigallia, dal titolo “La Città che Vogliamo”, che si concluderà a gennaio con una serie di proposte per i candidati sindaci del turno elettorale della prossima primavera.
Si tratta di un tentativo di costruire una società diversa partendo dal modello di città che si desidera, nei vari temi come infrastrutture e viabilità, lavoro ed economia, accoglienza, cultura, salute, ecologia e ambiente. È partecipativa perché tutti possano dare un contributo e far emergere le più disparate esigenze, in modo poi da convogliarle verso una proposta davvero democratica. E per questo il percorso è aperto a tutti.
A promuovere questa iniziativa sono due rami della diocesi senigalliese, la Caritas Diocesana e la Pastorale sociale e del lavoro (www.diocesisenigallia.it). A loro il compito di organizzare una serie di appuntamenti a partire da venerdì 11 ottobre, data della presentazione alla stampa del metodo, già applicato nella città di Altamura e coordinato da don Mimmo Natale. Sarà proprio lui a relazionare durante la conferenza presso gli uffici della curia, alla presenza di don Paolo Gasperini, vicario per la Pastorale e di Giovanni Bomprezzi, direttore della Fondazione Caritas.