SENIGALLIA – Dopo un anno di “cottura”, ha finalmente visto la luce il ricettario “La gioia del cibo con disfagia” preparato dagli istituti alberghieri di Piobbico, Loreto e Senigallia e dalla Fondazione Dante Paladini onlus per le persone che soffrono di disfagia. Circa 100 pagine di ricette, consigli, idee e spunti, un valido aiuto sia alle attività ristorative ma anche a tutte quelle realtà che hanno poca conoscenza e dimestichezza con un problema molto diffuso.
La disfagia non è una malattia di per sé: rappresenta un sintomo, un segno di alcune patologie e consiste in una difficoltà, percepita o rilevata, nella deglutizione di cibo e/o di liquidi. È un frequente riscontro nell’ambito delle patologie neurologiche, coinvolgendo fino al 70% dei pazienti, ma ancora più rilevante è la prevalenza nelle malattie neuromuscolari: tutti coloro che ne soffrono, prima o poi nella loro vita si troveranno a dover “fare i conti” con la disfagia in maniera più o meno impegnativa e con quadri clinici differenti.
Una difficoltà che tocca quindi tantissime persone anche nelle Marche, ed è proprio per questa sua valenza che il libro – presentato oggi, 11 marzo, all’istituto professionale Panzini di Senigallia – gode del patrocinio dell’Assemblea legislativa delle Marche.
A tal proposito il presidente Antonio Mastrovincenzo ha dichiarato di essere «da sempre vicini alla realtà della Fondazione Paladini e a chi si spende per progetti come questo, dove l’utilità sociale è associata a un’idea originale e al contempo alla formazione ed educazione dei più giovani, dei futuri professionisti che stanno crescendo nei tre istituti alberghieri partner del progetto».
«Fino a tre anni fa, parlare di disfagia era quasi problematico – ha dichiarato durante la presentazione Roberto Frullini, presidente della Fondazione Dr. Dante Paladini onlus – e solo grazie alla sensibilità di alcuni medici e alcuni chef come Paolo Piaggesi e Mauro Uliassi si è dato avvio a questo percorso che ha portato oggi al ricettario. Abbiamo diffuso un “buon” virus di quelli che portano cultura e conoscenza, di quelli che aiutano a non far rimanere praticamente ignoto il disturbo dei disfagici che si ripercuote anche nelle interazioni sociali». Ogni persona con disfagia doveva infatti finora rinunciare a tutte le cene e i momenti con gli amici che includessero il cibo o i liquidi.
«Ora speriamo – conclude Frullini – che il virus della conoscenza possa essere diffuso negli altri istituti alberghieri delle Marche, perché solo con una maggiore cultura dei disturbi alimentari si può aumentare la qualità alla vita oltre che migliorare l’aspetto nutritivo».
Il ricettario “La gioia del cibo con disfagia” si divide in antipasti, primi e secondi piatti, dessert e ha una sezione riservata ai cocktails. Verrà presentato contestualmente ad alcuni momenti conviviali che gli istituti alberghieri di Loreto (mercoledì 3), Piobbico (lunedì 8) e Senigallia (venerdì 12) terranno ad aprile. Spazio quindi all’inclusione a tavola, che sia sotto forma di spuma, mousse, crema, purea o cibo mantecato.