SENIGALLIA- Spiaggia di velluto in lutto, si è spento “Clown Carbone”. L’artista Matteo Guidarelli aveva 40 anni. Domani alle 15 il funerale nella chiesa di Santa Maria della Neve – Portone. La notizia della morte de “Il Guido”, così lo chiamavano gli amici d’infanzia, ha lasciato nello sconforto quanti lo conoscevano, ma anche le tante persone che hanno avuto modo di apprezzarlo come artista. Matteo si è spento a causa di un male incurabile e lo ha fatto nel giorno in cui si sarebbe svolto lo spettacolo circense per raccogliere i fondi, per sostenere le spese mediche che avrebbe dovuto affrontare. Matteo lascia la compagna ed una figlia. Un artista di strada che regalava sorrisi e momenti di divertimento a grandi e piccini, con i suoi spettacoli circensi e le sue bellissime sculture fatte di palloncini. Aveva frequentato il Liceo Medi di Senigallia, la sua città dove amava divertire i suoi concittadini con gli spettacoli di “Clown Carbone” ma da qualche tempo si era trasferito a Lucrezia.
La compagna ha voluto salutarlo con un messaggio postato nella pagina pubblica del social network Facebook: «Ieri pomeriggio il mio grande amore, il grande, sensibile, meraviglioso pagliaccio Carbone ha lasciato il suo corpo per liberare la sua anima nell’universo. Gli anni passati insieme a te sono stati intensi, profondi e imprevedibili. Grazie per il tuo immenso amore, per la tua incredibile voglia di vivere, per la tua immensa forza che fino all’ultimo hai dimostrato. Ti amo angelo mio» – il ricordo di Francesca.
Domani alle 15 i funerali nella sua città, la conclusione di una favola triste, la stessa che nessuno avrebbe mai voluto scrivere. Tanti gli attestati di vicinanza ricevuti dai familiari in queste ore, tantissimi anche i messaggi degli amici di ieri e di oggi nella sua pagina Facebook: «Cosa dovevo venire a sapere alle due di notte di questo sabato di novembre – scrive Michele S. – Addio e riposa in pace Matteo Guidarelli. Non ci si frequentava più da tanto tempo, ma quante ne abbiamo fatte da ragazzi e quanto ci siamo divertiti in giro e a judo ai “Bagni 80”, in un periodo della vita in cui gli amici erano tutto più dei parenti e in quel grande gruppo di amici tu c’eri, sempre prima con la tua vespa rossa poi con quella Citroen due cavalli che ti distingueva: le prime sigarette fumate nascondendosi da tutti e tante tante cavolate che, nonostante la tristezza di questa notte, se ci ripenso ancora rido. Addio vecchio amico. Per me sarai sempre “Il Guido“».