SENIGALLIA – Dopo settantadue giorni riapre, in occasione delle celebrazioni del Giovedì Santo, la chiesa di San Pietro Apostolo. Lo scorso 30 gennaio, era stata chiusa per effettuare le necessarie verifiche a seguito del sisma. Il 30 ottobre 2016 la scossa era arrivata nel mezzo della funzione del mattino, i fedeli erano stati fatti uscire precauzionalmente e alcuni calcinacci erano caduti nella navata sinistra della chiesa, ma nelle ore successive la Cattedrale era stata regolarmente riaperta. Poi, il 18 gennaio 2017 una nuova scossa e la successiva chiusura per consentire al meglio i sopralluoghi. Le funzioni erano state trasferite nella chiesa della Maddalena.
I lavori
Secondo una prima stima, i danni ammontano a 700 mila euro. La parte più danneggiata è la navata sinistra della chiesa, la stessa già colpita durante il terremoto del 1930. Poi, a seguito delle verifiche che i professionisti, incaricati dalla Diocesi, insieme ai Tecnici della Regione e del Ministero dei Beni culturali (Mibact) avevano effettuato il 6 marzo, si era ravvisata la possibilità di riaprire regolarmente al culto il duomo senigalliese. Il 3 aprile erano iniziati gli interventi previsionali a cura della Diocesi per la sicurezza della struttura, mentre per il restauro definitivo si attendono le indicazioni delle autorità competenti.
Il calendario