SENIGALLIA- Il 20 e 21 maggio alla Rotonda a Mare è in programma “Eticamente”, una due giorni in cui saranno ripercorse le tappe che hanno contraddistinto la vita di Max Fanelli, attraverso le persone e le realtà con cui ha collaborato. Insieme a Dj Fabo, è diventato il simbolo della lotta sul fine vita. Durante la battaglia combattuta dal suo letto in cui era costretto, Max non ha mai smesso di lottare perché venisse calendarizzata una legge che permettesse a chiunque di scegliere di morire. Lui se n’è andato lo scorso 20 luglio, ha voluto portare con se la tessera dell’Anpi, ha chiesto che la sua bara fosse avvolta nella bandiera della pace ed ha voluto indossare la sua papalina con i colori dell’arcobaleno. Accanto al suo feretro, la moglie Monica che dopo la sua scomparsa ha continuato a portare avanti i progetti avviati da Max.
“Eticamente, le tante vite di Massimo Fanelli”
All’evento per ricordare Max ci saranno gli alunni delle scuole che hanno aderito al progetto interculturale dell’associazione I Compagni di Jeneba, e verranno premiati i finalisti del concorso grafico «Disegna la divisa dei sierraleoncini». E poi animazione per bambini, dibattiti, musica dal vivo accompagneranno la manifestazione, co-organizzata dal comune di Senigallia, Emergency, Anpi, Scuola di Pace V. Buccelletti, e dall’Università per la Pace delle Marche nell’ambito della manifestazione regionale ‘Se vuoi la pace prepara la pace. Non mancheranno i suoi amici e quanti gli sono rimasti vicini fino all’ultimo giorno e che insieme a Monica continuano a lottare per realizzare i desideri di Max.
Max Fanelli
Massimo (Max) Fanelli era nato a Rimini nel 1960. Aveva vissuto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto. Una laurea in Psicologia Sociale all’Università Bicocca di Milano, un Master in Counseling and Coaching Skills all’università di Urbino e 28 anni trascorsi in una multinazionale come dirigente nel settore vendita, formazione e gestione risorse umane, ha girato tutta l’Italia. Era volontario nella pubblica assistenza, con Emergency e presso un centro per minori a rischio devianza sociale prima di divenire fondatore e presidente dell’associazione Onlus I Compagni di Jeneba a tutela dei minori. Due figli: Andrea e Matteo, entrambi studenti universitari. Nel 2012 si è risposato con Monica Olioso.