SENIGALLIA – Autocostruzione, edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata, agevolata, a canone concordato, con patto di futura vendita. Cos’hanno in comune? Sono alcune delle misure che l’amministrazione comunale di Senigallia ha messo in campo per rispondere all’esigenza abitativa – ma in alcuni periodi storici sarebbe più corretto definirla una vera e propria emergenza abitativa, che coinvolge anche la città di Senigallia.
Misure diversificate e spesso innovative per contrastare il disagio abitativo, che vengono incontro alle fasce di popolazione meno abbienti a livello economico.
«A Senigallia – spiega l’assessore al welfare e co-housing Carlo Girolametti – sono centinaia e centinaia gli alloggi realizzati dalle cooperative edilizie su aree Peep individuate dal comune per chi non riusciva ad acquistare una casa a prezzo di mercato. E questo fin dagli anni ‘70. Nell’ultimo periodo invece si è portato a termine con successo al Cesano un esperimento virtuoso di autocostruzione di venti case; altre 18 sono in fase di realizzazione su un’area dismessa in degrado, con risparmio di suolo. Anche lì famiglie di differenti nazionalità stanno costruendo insieme, anche con le loro mani, le case dove abiteranno».
Dopo gli alloggi recentemente consegnati in zona Cesanella di Senigallia, altri 22 appartamenti di nuova costruzione saranno “aperti” nei prossimi giorni. Ma in calendario sono già diversi gli interventi che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo: entro la fine dell’anno, ne verranno assegnati 20 in edilizia agevolata al Cesano, mentre a febbraio verranno assegnati 29 alloggi di risulta (cioè tornati in possesso dell’Erap e riconsegnati al Comune).
C’è poi un contenzioso tra ditte che sta frenando la realizzazione di altri 44 alloggi a Cesano, parte in edilizia agevolata e parte con patto di futura vendita.
A San Silvestro di Senigallia – come già anticipato da Centropagina.it – sono in costruzione otto alloggi in edilizia sovvenzionata al posto di una scuola obsoleta ceduta dal Comune all’Erap.
Se poi a tutti questi alloggi, si aggiungono quelli derivanti dallo strategico intervento di riqualificazione “Orti del Vescovo” in cui hanno partecipato soggetti privati e pubblici con fondi ministeriali per la realizzazione di cui 37 alloggi in edilizia agevolata, in affitto in pieno centro storico, ecco che la situazione senigalliese potrà vantare nei prossimi mesi oltre 120 appartamenti di edilizia residenziale pubblica a disposizione per le fasce meno abbienti.
«E tutto questo – spiega l’assessore Girolametti – arriva in un momento storico ben preciso, dove la crisi economica continua a mettere in difficoltà varie famiglie, italiane e non. Ecco perché la progettazione non si ferma: recenti varianti urbanistiche hanno posto le condizioni per altri interventi dell’Erap caratterizzati sia da consumo zero di suolo e sia dalla riqualificazione di aree in degrado».
Il riferimento è ai lotti di via Montello, dell’ex scuola di via delle Mimose, della ex-casa del custode a fianco del liceo scientifico E.Medi, dell’ex fonderia Veco: «senza dimenticare che ogni programmazione urbanistica prevede il 15% di aree di edilizia residenziale pubblica o sociale» conclude soddisfatto l’assessore al welfare, sanità, edilizia residenziale pubblica Carlo Girolametti.