SENIGALLIA – Educazione e prevenzione: queste le parole chiave per combattere la violenza alle donne. E’ quanto sostiene Stefania Pagani, consigliera e capogruppo di Vola Senigallia che, in occasione del 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne afferma come secondo lei si debba passare da una celebrazione più che altro simbolica a un’azione costante e duratura nel tempo per un efficace contrasto al fenomeno sempre più di stretta attualità.
«Come tutte le questioni sociali e culturali, anche il tema della violenza contro le donne ha bisogno di un’attenzione costante e capillare dal momento che non ha tempo, né confini, è endemica e non risparmia nessuna nazione o paese» spiega Pagani. «Stereotipi e pregiudizi hanno imposto nel corso dei secoli dinamiche educative differenti per genere ed hanno contribuito a costruire una società basata su una rigida definizione dei ruoli che sfociano in un terreno dove è facile lo sviluppo di comportamenti violenti. Questi stereotipi sono così radicati nella tradizione culturale che continuiamo a perpetrarli anche in modo inconsapevole. Riconoscere questi meccanismi è essenziale per riflettere su quanto i pregiudizi influiscano sul nostro comportamento, sulle relazioni che intessiamo e, in generale, sulle scelte personali che compiamo».
Se il problema è culturale, allora è dall’educazione che si deve partire per invertire la tendenza. «Il lavoro di sensibilizzazione e di educazione alla non violenza deve essere fatto fin dall’infanzia per creare relazioni positive basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività, nel riconoscimento e valorizzazione delle differenze. Alle nuove generazioni va insegnato il rispetto e l’uguaglianza di genere e proprio perché il problema ha una radice culturale molto forte, è necessario che l’educazione all’affettività e al rispetto sia trasversale, impegnando famiglia e scuola in collaborazione con istituzioni, enti locali, servizi territoriali e associazioni».