SENIGALLIA – Con lo slogan “Un’altra città è possibile” si presenta agli elettori di Senigallia la nuova lista “La Civica”, formazione neonata attorno a un progetto legato al centrodestra per il rinnovamento e cambiamento della spiaggia di velluto amministrata da decenni dal centrosinistra.
La Civica porta nel logo anche il nome di Riccardo Pizzi, fondatore della lista assieme a Luca Mori, Cinzia Petetta, Alessandro Curtatoni, Paolo Pizzi, Anastasia Ramazzotti e Massimo Bernacchia con lo scopo di riavvicinare i cittadini alla politica e all’amministrazione della “cosa pubblica”.
«Una città più vera – fanno sapere i promotori de La Civica – dove il cittadino prende parte alle scelte conoscendole da principio e non fa solo da spettatore preoccupato e contribuente ignaro degli scopi di qualche amministratore; dove chi sta in periferia non si sente svantaggiato e dove il centro non è il buco nella ciambella».
«Le tasse eccessive immotivate, le false conquiste celebrate, le risorse allocate nel sistema degli appalti politicamente controllati e risucchiate fuori città con mortificazione delle nostre capacità produttive, l’affossamento del commercio nativo cittadino con i supermercati che ci fanno il piano regolatore, i progetti quasi tramati anziché portati a conoscenza quando ancora si possono cambiare, e infine il focus costosissimo e costante sulle singole carriere: tutto questo – continuano Riccardo Pizzi e gli altri – ha prodotto un’amministrazione economicamente gravosa e socialmente fallimentare».
Da questa analisi dell’andamento della città sono partiti i promotori de La Civica che si prefiggono di presentarsi agli elettori senigalliesi in una coalizione con Lega, Forza Italia e Unione Civica. Senza Fratelli d’Italia che ha inizialmente spinto per il nome di Massimo Bello e di recente ha virato per lanciare Corrado Canafoglia. Ancora non è stato svelato il nome del candidato a sindaco di questa nuova formazione di centrodestra senza FdI: da tempo si parla sia di Riccardo Pizzi che di Massimo Olivetti (ex sindaco di Ostra). Entrambi avvocati, entrambi seguono le vicende cittadine in particolare della sanità pubblica attraverso il comitato a difesa dell’ospedale cittadino.
«È ora che Senigallia riacquisti le proprie forze per restituire benessere ai suoi cittadini, recuperando quel tessuto sociale e culturale tanto vantato quanto spogliato in questi anni. L’enfasi delle piazze passi pure, ma vogliamo anche pensare di cosa viviamo, di quale sostegno, di quali energie, di quali garanzie, di quali mutualità, di quali finalizzazioni ci possiamo valere? In tempi di ristrettezze finanziarie la prima risorsa è e deve essere l’attivazione dei cittadini, in modo che venga ristabilita una relazione diretta e condivisa tra mezzi e fini. Che questa città rinasca è possibile solo se i cittadini sceglieranno amministratori che aprano le porte del Comune, inteso come casa di tutti noi».
Tra i temi annunciati che saranno poi al centro del programma elettorale, ci sono l’imposizione fiscale, l’urbanistica, i lavori pubblici, la sicurezza e la sanità, sui quali da tempo è acceso il dibattito e su cui intendono apportare un totale rinnovamento amministrativo e un deciso cambio di rotta.