CORINALDO – Botta e risposta tra maggioranza e minoranza consiliare sul ricorso al Tar delle Marche per fare luce sull’esito elettorale. Lo scorso 12 ottobre si è tenuta la prima udienza e il giudice amministrativo ha rinviato la prossima al 15 dicembre 2022, per procedere nel frattempo alla verificazione di quanto richiesto.
Dal canto suo, il movimento politico “Corinaldo Guardare Oltre” ha voluto informare la cittadinanza sugli sviluppi del procedimento, comunicando che il TAR Marche dovrà: “Con riguardo alla sezione n. 1: accertare, mediante verifica da effettuarsi sulle annotazioni riportate sulle liste elettorali di sezione, il numero degli elettori che ha votato nella sezione n. 1 del Comune di Corinaldo e verificare, attraverso il mero conteggio del numero delle schede contenute nelle rispettive buste, la corrispondenza del numero dei votanti con il totale delle schede medesime (valide, bianche e nulle) scrutinate nella sezione; accertare il numero delle schede non utilizzate (divise in autenticate e non), sempre relative alla sezione n.1 (busta 3/COM); con riguardo alla sezione n.4: accertare, mediante verifica da effettuarsi sulle annotazioni riportate sulle liste elettorali di sezione, il numero degli elettori che ha votato nella sezione n. 4 del Comune di Corinaldo e verificare, attraverso il mero conteggio del numero delle schede contenute nelle rispettive buste, la corrispondenza del numero dei votanti con il totale delle schede medesime (valide, bianche e nulle) scrutinate nella sezione; accertare il numero delle schede non utilizzate (divise in autenticate e non), sempre relative alla sezione n.4 (busta 3/COM); con riguardo alla sezione n.2: acquisire i moduli 25, 26/COM e 28,29/COM (registri degli elettori e liste elettorali aggiunte) di cui ai verbali (mod. 23/COM) della sezione n. 2 in atti, relativi ai seggi speciali/volanti ricoverati in luogo di cura con meno di 100 posti-letto RSA e ricoverati in luogo di cura con meno di 100 posti-letto casa di riposo”;
«Il Tribunale Amministrativo dorico ha incaricato la Prefettura di Ancona di effettuare la suddetta verifica entro trenta giorni ma – spiegano da Corinaldo Guardare Oltre – riguarderà soltanto i seggi 1 e 4, considerato che per il seggio 2 è stata disposta solamente l’acquisizione dei registri degli elettori che hanno votato alla casa di riposo e alla rsa, mentre nel ricorso presentato dalla candidata di “Voce Comune” era stato richiesto l’annullamento dei verbali di tutte e 5 le sezioni elettorali (compresi i seggi speciali o volanti ed escludendo dall’impugnazione solo il verbale del voto domiciliare). La verificazione non riguarda il riconteggio delle schede, poiché non vi sono irregolarità nell’assegnazione dei voti (1082 voti ad Aloisi, 1080 alla Fabri e 435 a Sebastianelli), ma “la corrispondenza del numero dei votanti con il totale delle schede medesime scrutinate nella sezione” per le sezioni 1 e 4».
Dal gruppo politico Voce Comune per Corinaldo arriva la replica: «Il Tar Marche ha di fatto accolto le richieste di verifica che abbiamo inteso sottoporre alla sua attenzione dopo le operazioni di voto effettuate nelle scorse elezioni comunali. Ci siamo sentiti in dovere, per il valore della democrazia, di avviare una procedura di verifica che ad oggi è risultata essere “non solo opportuna ma anche legittima”, tant’è che lo stesso giudice amministrativo, ritenendo fondate le nostre perplessità ha ordinato, entro 30 giorni, la “verificazione” degli atti in questione e fissato la prossima udienza per il 15 dicembre p.v. Tale “verificazione” è una conferma per i nostri concittadini che, il ricorso e il nostro operato politico, non è mai stato pretestuoso ma che sulla questione esistono elementi oggettivi meritevoli di approfondimento da parte dei soggetti competenti a farlo. Ricorso, ribadiamo, che da parte nostra ha sempre avuto l’unico obiettivo di fare chiarezza a beneficio della comunità. Tutta. Nessuna azione infondata quindi ma un vero e proprio atto dovuto, per essere certi della volontà degli elettori attraverso una pronuncia terza e autorevole. Una volontà popolare che, qualora venisse acclarata, ci vedrà continuare, come stiamo già facendo, a lavorare per il bene della nostra comunità ognuno nei propri ruoli. E sicuramente, per quel che ci riguarda, con il nostro consueto spirito di servizio, aperti al confronto e al dialogo. Perché questa è la politica che ci piace e che sappiamo fare!».