SENIGALLIA – È Fabrizio Volpini il candidato che il Partito Democratico schiererà alle primarie del centrosinistra in vista delle prossime elezioni di maggio 2020. Sempre che si facciano: tra chi è uscito dal Pd (l’ex assessore Gennaro Campanile, poi seguito da Santarelli) e chi si è defilato dalla competizione (il presidente del Consiglio comunale Dario Romano) dati gli ultimi sviluppi, alla fine è rimasto solo colui che era già stato individuato come potenziale candidato a sindaco.
Il medico senigalliese, consigliere in Regione nonché presidente della commissione marchigiana sulla sanità, ha ottenuto infatti entro il termine ultimo per la presentazione delle firme raccolte fissato per il 30 novembre oltre il 50% degli iscritti.
Un risultato dal duplice significato: da un lato quanti hanno sostenuto Volpini, la maggior parte dei circa 140 iscritti dem rimasti, hanno confermato ciò che era già emerso in precedenza nelle riunioni dell’unione comunale e cioè che è lui l’uomo da presentare agli elettori il prossimo maggio; dall’altro lato rimane evidente che non c’è più molta unità.
Sul momento, lo stesso Volpini ha confermato di essere «dispiaciuto» di questa vicenda che ha portato a una scissione interna e ad alcuni malumori perché «le primarie del Pd sono state vissute come un momento divisivo, come avevo ampiamente previsto. Ora ci sarà il confronto con la coalizione di centrosinistra, mi auguro che ci sia il sostegno di tutti, come era stato annunciato quest’estate quando avevo dato la mia disponibilità».
Le eventuali candidature possono essere presentate entro il 5 dicembre, ma ormai la strada tracciata è diventata un fosso.